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“Anima che attraversi la vita”, la sensualità del tango nella luce di Assunta Cassa

Assunta Cassa riesce con straordinaria forza emotiva a creare atmosfere e sensazioni col solo tocco della luce.

Assunta Cassa tangoAssunta Cassa riesce con straordinaria forza emotiva a creare atmosfere e sensazioni col solo tocco della luce. Il colore fa la cornice, diventa la materia sulla quale far scivolare i chiaro-scuri che sanno dar vita, forma e movimento. Le sue opere superano la realtà oggettiva dei fatti, calandole in una soggettività quasi surreale, che sa parlare ad ogni spettatore in modo diverso; riesce a tirare fuori le emozioni, i sentimenti, i ricordi. Non c’è bisogno di aver preso lezioni di tango. Ci si ritrova li, immersi, e si è capaci di passi sconosciuti, di sentirne la musica. Il giorno dell’inaugurazione, alle 17, ci sarà una performance di tango argentino dei maestri Laura Francia e Giovanni Andrelacci e la lettura delle poesie di Patricia Monica Lena. Dalle sue tele trasuda tutta la sensualità della vita e del tango e la passionalità di un ballo, che diventa viaggio nella ricerca di se stessa e della propria espressività. Le forme, i movimenti gli attimi, ci lasciano col fiato sospeso ad attendere il dopo, ma anche a riflettere sul piacere intimo e personale del momento stesso. Non a caso il tango è il tema dominante, il filo conduttore che ci guida verso l’armonia della forma, la precisione del passo, la ricerca di armonia ed equilibrio: una vita vissuta con intensa passione, tanto da divenire metafora stessa della vita, che si rispecchia in tutte le sue opere: partenze, viaggi, fughe, solitudini e silenzi. Trasuda sempre l’anima e il volersi proiettare nel quadro. Divengo io la donna che corre a piedi nudi, la mia anima si muove a piedi nudi nel mondo, attraverso la vita, leggera come un soffio. Usa la spatola per creare pixel giganti; la luce per dar vita al colore, i chiaroscuri per dare forma al mondo interiore dei protagonisti. La sua opera è viva, piena di sfaccettature, come afferma Max Felinfer che ne ha curato la presentazione. Assunta ci fa viaggiare dai sobborghi di Buenos Aires o di Parigi, tra le pieghe della nostra anima. La sua è la visione di un’umanità digitale, sfaccettata, che tenta di ricomporsi nei fugaci contatti: di un bacio o in una danza coinvolgente, di un attimo sospeso nell’eternità. Tutto accade, come è logico che sia nei tempi della comunicazione virtuale, in un grande schermo, dove i pixel che formano l’immagine, vengono esaltati per creare una simbiosi fra due viaggi, uno nel romanticismo del ricordo e un altro verso questa esaltata modernità in cui tutti siamo intrappolati. Il viaggio sembra quasi scomporsi nel virtuale, non più nell’immaginario o in un sogno, ma diviene una realtà parallela, con tutte le sue leggi e le sue opportunità. Immergersi e perdersi nelle opere di Assunta, ci dà l’opportunità di dialogare col nostro mondo interiore, che vale la pena rivisitare attraverso le sue opere, che sono il frutto, la sintesi delle sue emozioni, delle sue passioni. “Anima che attraversi la vita”, per Assunta Cassa diviene un viaggio verso la conquista della consapevolezza mettendo in luce il suo lavoro interiore. Nessuno lo sa meglio di Maria Franca Fanni, il Maestro di arte che ha accompagnato Assunta nella sua formazione e lungo il suo cammino di crescita interiore ed espressione artistica.
Assunta Cassa inizia ad esporre nel 2011, sia in Italia, Firenze, San Benedetto del Tronto, Barletta che all’estero, raggiungendo Tokio e Parigi. Riceve diversi premi ed alcune sue opere sono esposte in Galleria d’Arte Ferrara, sito web: www.assuntacassa.it, e-mail: info@assuntacassa.it

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