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Castello di Petroia, festeggiamenti per Federico da Montefeltro

Festa grande nell’antico maniero del Castello di Petroia per celebrare la nascita di Federico da Montefeltro.

catello-petroiaGUBBIO (PG) – Festa grande nell’antico maniero del Castello di Petroia per celebrare la nascita di Federico da Montefeltro, uno dei principi del Rinascimento, famoso condottiero e uomo di grande cultura. Secondo quanto racconta la leggenda, in una storia a metà tra il fantastico ed il reale, in quella linea che segue le creste delle colline verso l’appennino e crea la linea del tutto possibile: sembra proprio che Federico sia nato nell’antico borgo collinare a metà strada tra Gubbio e Perugia; vide la luce il 7 giugno del 1422, segnando per sempre la storia della sua famiglia, quella dell’Italia di allora e la cultura dei secoli successivi. Fu uno degli uomini che segnarono il destino dell’Italia del Rinascimento. Una settimana intera voluta dal proprietario Carlo Sagrini, con il patrocinio del Comune di Gubbio, all’insegna di intrattenimenti, antichi mestieri e curiosità che si alterneranno tra le mura del castello fino a domenica 12 giugno. Feste e banchetti tutti in onore di Federico, condottiero e mecenate per artisti e miniatori, uomo d’armi di vastissima cultura, Duca di Urbino e Gubbio. L’evento vuole dimostrare che anche dopo 594 anni il suo mito resiste così come le alte mura che lo protessero nel momento della nascita. Da quel giorno di quasi sei secoli fa, il Castello è rimasto perlopiù intatto: originaria è la torre che controllava i confini del ducato e tutto il complesso della rocca con le mura di cinta. Dal 7 al 12 giugno, in ognuno dei 5 giorni si potrà assistere a due spettacoli: nel tardo pomeriggio nella ‘piazza di bianco sassolino’ ci saranno esibizioni di sbandieratori, arcieri, armati e rievocazioni di antichi mestieri, mentre al calare della sera nella affascinante sala Accomandugi, andranno in scena banchetti d’epoca a tema, con botanici, giullari, schernitori e attori. Sarà un salto indietro nei secoli, con il castello e le sale illuminate in notturna esclusivamente dalla luci di torce e candele e il personale vestito con abiti storici per la durata delle celebrazioni.

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