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Conclusione della Festa del Cinema di Roma

Si è conclusa la "Festa del Cinema di Roma 2016".

ROMA – Si è conclusa la “Festa del Cinema di Roma 2016”. Non c’è un palmarès da commentare, perché da quando la rassegna cinematografica capitolina ha perso lo status di “festival” per assumere quello di “festa”, non esistono più i premi che venivano assegnati (il ‘Marc’Aurelio d’Oro’ e tutti gli altri). Non avendo dei premi da commentare, ci piace parlare di alcuni film presentati in questi undici giorni di rassegna. Iniziamo da “Train to Busan”, due ore per gli appassionati di “zombie-disaster” diretto dal sudcoreano Yeon Sang-ho, eletto “cult” all’ultimo Festival di Cannes, e che è approdato a Roma prima della sua uscita sugli schermi italiani, che dovrebbe avvenire tra circa cinque mesi. Dopo aver polverizzato il box office asiatico e dopo essersi guadagnato il successo di pubblico all’ultimo Festival di Cannes, approda in Italia uno dei titoli più forti e discussi della stagione: due ore di adrenalina e di violenza, nella tradizione del «Vivi o muori: la lotta ha inizio», tra zombie affamati e prede quasi totalmente indifese. Tutto ha inizio alla stazione di Seul, dove un gruppo di passeggeri – ignari come tutti i personaggi di un horror sanno essere – prendono posto sul treno che dovrebbe portarli a Busan. Dovrebbe, perché una misteriosa epidemia ha preso di mira la Corea del Sud e si sta propagando a grande velocità, fuori dai finestrini e dentro i vagoni. Riusciranno i passeggeri a sopravvivere all’orda malefica? Il regista racconta la guerra, feroce e violenta, senza mai cedere alla tentazione dello “splatter”. Si concentra, invece, sulle dinamiche umane e ne descrive sapientemente le sfumature. Le stesse che, nella vita di tutti i giorni, danno forma e colore alla nostra società: egoismo, altruismo, vigliaccheria, meschinità, spirito di sacrificio, tentativi di redenzione. Il secondo film di cui vi vogliamo parlare, è “La verità negata” (titolo originale “Deniale”) di Mick Jackson, con Rachel Weisz, Tom Wilkinson, Timothy Spall. Tratto dal famoso libro “Denial: Holocaust History on Trial” di Deborah E. Lipstadt, il film racconta della battaglia legale intrapresa dall’autrice, interpretata dal ‘premio Oscar’ Rachel Weisz, contro il negazionista David Irving (Timothy Spall) che negava l’Olocausto e che citò la scrittrice in giudizio per diffamazione. Il sistema legale britannico prevede in questi casi che l’onere della prova spetti all’imputato; toccò quindi a Lipstadt ed al suo gruppo di avvocati guidato da Richard Rampton (Tom Wilkinson) provare una verità fondamentale, ovvero che l’Olocausto, uno degli eventi più gravi e significativi del XIX secolo, era tutt’altro che un’invenzione. Diretto, come detto, da Mick Jackson, vincitore dell’Emmy Award (“Temple Grandin – Una donna straordinaria”), e adattato per lo schermo da David Hare, candidato all’Oscar e al BAFTA con il film “The Reader – A voce alta”, “La verità negata (Denial)” è un film avvincente, basato su uno dei più importanti e recenti casi legali sul tema. I produttori sono Gary Foster e Russ Krasnoff. Martedì scorso, alla presenza di diverse autorità, tra i quali Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, presso il Maxxi – Museo nazionale delle Arti del XXI secolo, è stato presentato “La notte non fa più paura”, opera prima di Marco Cassini, presente alla proiezione con gli attori protagonisti Giorgio Colangeli, Stefano Muroni e Walter Cordopatri. Questo film racconta il terremoto che colpì l’Emilia nel 2012, ‘messo in scena’ da un gruppo di giovani professionisti, tra i quali anche Valeria Romanelli, Ivan Alovisio, Piero Cardano, Rosario Petíx, Silvana Spina e Valentina Imperatori, che attraverso il linguaggio cinematografico raccontano una storia capace di racchiudere allo stesso tempo amore, amicizia, tragedia e speranza. Un film a bassissimo budget, nato per non dimenticare, realizzato in gran parte grazie al sostegno privato di una docente ferrarese, Maria Rita Storti e già presentato l’anno scorso all’Istituto di Cultura Italiana di Bruxelles. “Il sisma – spiega il regista Cassini, che ha dedicato il film anche alle vittime del terremoto in Centro Italia dello scorso 24 agosto – è qualcosa che noi abruzzesi conosciamo bene, purtroppo. Tanta è stata la sofferenza, e ancora adesso, così come in Emilia, è ancora una ferita apertissima. Realizzare un film con un’etica importante, con personaggi veri e mai scontati, rappresentare la vita di noi tutti di fronte a queste tragedie, mi sembrava il modo migliore per regalare qualcosa a tutte le vittime del terremoto: la memoria. Perché ricordare è importante. L’ho fatto in punta di piedi. Il film, nonostante la tematica, sa però anche essere positivo e ci fa sperare in un futuro migliore”. Non ci può essere rassegna cinematografica senza almeno un premio. In qualità di ‘festa’ e non di ‘festival’, come detto, non ci può essere una premiazione ufficiale, ma questo non toglie che ci sia, come in tutte le rassegne in ogni angolo del mondo, un premio sancito dal pubblico, che è stato piuttosto numeroso in questa edizione. Il premio del pubblico della ‘Festa del Cinema di Roma 2016’ è andato meritatamente a “Captain Fantastic”, film diretto da Matt Ross con Viggo Mortensen, che ha convinto e conquistato il pubblico di ogni età con i suoi personaggi fuori dal comune e con le sue atmosfere sognanti e commoventi. “Un film che premia lo spirito di questa edizione della ‘Festa’ unendo un pubblico di spettatori adulti appassionati e l’entusiasmo dei ragazzi delle scuole che hanno riempito le proiezioni a loro dedicate”, commentano Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, direttori artistici di ‘Alice nella città’, storica sezione della rassegna capitolina. I due, poi, aggiungono: “L’incontro con Matt Ross, Viggo Mortensen ed i ragazzi rimane uno dei momenti più emozionanti e significativi di questa edizione. Saremo felici di sostenere il film in occasione dell’uscita italiana”. Difatti, “Captain Fantastic” uscirà presto nelle sale cinematografiche italiane, esattamente il prossimo 7 dicembre, distribuito da Good Films. Chiude, così, i battenti l’XI edizione della ‘Festa di Roma’, la seconda firmata da Antonio Monda. Appuntamento all’autunno 2017.

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