I giacimenti fossiliferi di Bolca, l’intera Val d’Alpone sede di rocce vulcaniche e sedimentarie, la flora e la fauna che caratterizzano l’area, le coltivazioni che oggi qui insistono, potrebbero presto diventare patrimonio UNESCO. Il 2 febbraio prossimo verrà infatti costituita l’Associazione temporanea di Scopo (Ats) per preparare il dossier di candidatura per i “Paesaggi del Cenozoico, Faune, Flore e Rocce Cenozoiche della Val d’Alpone” e venire inseriti nella tentative list italiana dei siti Unesco. Il Consorzio Tutela Vini del Lessini Durello e la Strada del Vino Lessini Durello, sono i soggetti coinvolti assieme a Comune di Vestenanova, Comune di San Giovanni Ilarione, Comune di Roncà, Comune di Montecchia di Crosara, Comune di Monteforte, Comune di Soave, Comune di Gambellara, Comune di Altissimo, Comune di Crespadoro; sono inoltre coinvolti il Ministero per i beni e le Attività Culturali, il Parco della Lessinia, il Museo di Storia Naturale di Verona, il Comune di Verona – Ufficio UNESCO, università di Verona – Dipartimento CuCi, Consorzio Alte Valli, Strada del Vino Soave, Associazione Culturale San Zeno, Associazione Culturale Hei-Mat – Storie di Piccola Patria. Il progetto di candidatura fa leva sul punto 8 dei criteri Unesco per la definizione dell’Unicità, e parte dal presupposto che i giacimenti fossiliferi della Val d’Alpone costituiscono “una testimonianza straordinaria dei principali periodi dell’evoluzione della terra, comprese testimonianze di vita, di processi geologici in atto nello sviluppo delle caratteristiche fisiche della superficie terrestre o di caratteristiche geomorfiche o fisiografiche significative”. L’obiettivo è quello di disseminare il valore di questo patrimonio relazionandolo con il paesaggio attuale e con quello costituitosi nelle varie epoche storiche. E’ necessario infatti costruire una consapevolezza diffusa dei valori naturali e culturali, nonché proporre un uso sostenibile e partecipato del territorio, valorizzando Musei, sedi di iniziative culturali, promuovendo la costituzione di reti e percorsi unitari integrati di sviluppo secondo le linee già promosse dall’Unesco nel corso degli anni. Sono sempre più i paesaggi che entrano a far parte dell’UNESCO, in modo particolare i paesaggi vitati, capaci di trasmettere e mozioni, sensazioni, come storia e territorio, valori e gente che li vive e li rende vitali. Un patrimonio fatto di territori, terra, e gente.