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Sgarbi porta l’Italia nel “Rinascimento”

Un movimento politico che si fonda su un programma di promozione della bellezza come motore culturale ed economico del nostro bel paese.

Movimento-RinascimentoVittorio Sgarbi torna ad impegnarsi personalmente in politica, e parte proprio dal Rinascimento! Un movimento politico che si fonda su un programma di promozione della bellezza come motore culturale ed economico del nostro bel paese. Bellezza di cui è ricca l’Italia. Il logo del movimento politico doveva mettere insieme valori e sentimenti, ed arrivare dritto all’animo degli italiani. Lo studio è stato affidato all’agenzia integrata, PubliOne, grazie alle indicazioni di Moretti, assistente personale di Sgarbi, partendo proprio dalla cultura storico-artistica del Rinascimento italiano e in particolare dagli splendidi affreschi realizzati da Michelangelo Buonarroti nella Cappella Sistina. Si vuole celebrare la nascita di questo partito scegliendo come simbologia artistica una delle opere più celebri di tutta la narrazione pittorica: la Creazione di Adamo, e in particolare l’incontro sfiorato fra il dito indice di Dio e quello del primo uomo secondo il racconto della Bibbia. Le due mani si stagliano su un fondo azzurro, che riprende il colore del cielo e al contempo rende l’immagine ancora più tridimensionale. “Innalzare gli italiani alla bellezza”, è già un esplicito intento politico: la bellezza è il perno del ricco programma ideato da Vittorio Sgarbi, da sempre impegnato nella promozione e nella salvaguardia dell’inestimabile patrimonio storico-artistico dell’Italia. Il partito, come dichiarato da Vittorio, «si chiamerà Rinascimento perché stiamo vivendo un neo-medioevo culturale e occorre ricominciare a credere e investire nella bellezza». Da tempo, il critico d’arte porta avanti la sua battaglia anche attraverso l’organizzazione di affascinanti mostre: attualmente, una selezione di 100 opere della Collezione Cavallini-Sgarbi è esposta presso la Casa delle Regole di Cortina d’Ampezzo, all’interno dell’esposizione “Le stanze segrete di Vittorio Sgarbi”. Una mostra ricchissima, che vanta nomi come Artemisia Gentileschi, Guido Cagnacci, Gaetano Previati e molti altri: un’occasione davvero preziosa per riscoprire un patrimonio ormai dimenticato. L’assistente personale di Vittorio Sgarbi, il forlivese Sauro Moretti, ha commissionato la realizzazione del marchio distintivo, sul disegno scelto e adattato da Sara Pallavicini, direttore dell’ufficio creativo di Vittorio Sgarbi, proprio a PubliOne, nata nel territorio romagnolo ma attiva in tutta Italia: l’agenzia, forte di una più che ventennale esperienza, vanta nel suo portfolio collaborazioni con brand del calibro di A&O – Famila (Gruppo Arca), Vecchio Amaro del Capo ed Elisir S. Marzano Borsci (Gruppo Caffo), Unieuro, Cisa, Conad (C.I.A.), Cosmogas, Martini Alimentare e molti altri. Già da tempo PubliOne è impegnata nel mondo della promozione artistica: dopo le collaborazioni con Genius Bononiae e il MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna, l’agenzia ha seguito fin dalle sue prime battute la mostra “Il Tesoro d’Italia”, curata proprio da Vittorio Sgarbi, e la pubblicazione del suo catalogo, che per la prima volta riuniva opere di immenso valore per la storia dell’arte italiana.

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