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Progetto pilota “lotta contro l’avvelenamento degli animali”

La formazione di unità cinofile antiveleno parte dall’Umbria.

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Presentazione del Progetto Pilota a Palazzo Donini

Sarà l’Umbria l’apripista per il progetto di formazione di Task force con unità cinofile altamente qualificate alla “lotta contro l’avvelenamento degli animali”, Task force che diventerà operativa contro un fenomeno gravemente diffuso quello dei bocconi e delle esche avvelenate che portano alla morte sia gli animali domestici che quelli selvatici; l’avvelenamento provocato è seriamente dannoso anche per la salute dell’uomo e dell’ambiente. ‘Lotta contro l’avvelenamento degli animali’ è un progetto pilota, ovvero prende per la prima volta forma in Italia grazie alla proposta di l’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) e al patrocinio della Regione Umbria, con l’attivazione della collaborazione di Ucis-Unità Cinofile di Soccorso e l’associazione di protezione ‘Rosa dell’Umbria’, attraverso una legge regionale nel 2001 contro questa pratica deplorevole “e, più recentemente, col sostegno di un sistema informativo che permette la gestione dei casi di sospetto avvelenamento a livello regionale, con la creazione di un database condiviso con tutte le autorità che sono parte in causa” (Roberto Morroni, assessore all’ambiente Regione Umbria).

L’attività principale ora è incrementare la prevenzione supportando i Sindaci e le Asl, l’Istituto Zoofilattico, i veterinari e i Carabinieri che gestiscono direttamente questi casi ed è un grande passo avanti per tutta l’Italia la realizzazione di tale progetto perché sigla un patto fra le istituzioni, le associazioni, i cittadini, dando il via al resto d’Italia, mostrando fermezza, posizione per la riduzione drastica, l’annullamento e la condanna di questi atti inqualificabili.

-Il Progetto:  “In sei mesi – ha spiegato il dott. Massimo Floris– contiamo di formare dieci binomi di unità cinofile addestrate nella ricerca di bocconi ed esche avvelenate, attraverso una parte teorica e pratica. Per la prima, complessa e articolata, sono stati già contattati docenti nazionali ed internazionali esperti in materia di ricerca di esplosivi ed esperti della Polizia di Stato. Con la preparazione pratica, invece, il cane, che ha un olfatto superiore a quello dell’uomo, verrà allenato sul terreno”.

-Gli obiettivi generali: ispezioni random su segnalazione, bonifiche di parchi e giardini pubblici, riduzione delle morti dirette e indirette degli animali e l’azione di sensibilizzazione nelle scuole.

-Entità del fenomeno degli avvelenamenti in Umbria: Vincenzo Caputo (direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale di Umbria e Marche) segnala che “Dal 2014 al 2021 sono stati esaminati i casi di 1094 animali, con il rinvenimento di 867 esche, il 45/48 per cento delle quali avvelenate.

Il coordinamento delle forze è fondamentale perché i colpevoli vengano puniti.

FONTE: AUN.

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