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Sergio Mattarella bis

Eletto con 759 voti è il tredicesimo Presidente della Repubblica Italiana.

Roma - Aula Montecitorio 03/02/2022 Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del messaggio di insediamento
Roma – Aula Montecitorio 03/02/2022 – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del messaggio di insediamento

Eletto con 759 voti Sergio Mattarella è il tredicesimo Presidente della Repubblica Italiana, è il presidente più votato dopo Sandro Pertini, che ne ottenne 832 e condivide con Giorgio Napolitano il secondo mandato, in quanto la costituzione italiana non lo vieta espressamente, sebbene ne osservi la specialità del caso. Mattarella è stato eletto all’ottavo scrutinio, non era mai successo prima, nonostante per qualche elezione si andò oltre l’ottavo scrutinio: nel 1971 Giovanni Leone arrivò a n. 23 scrutini e Giuseppe Saragat al ventunesimo. Ci sono stati presidenti eletti al primo colpo Francesco Cossiga nell’85 e Carlo Azeglio Ciampi nel 1999, ma nel complesso l’elezione del Presidente della Repubblica Italiana è da sempre molto difficile. Ieri, 3 febbraio, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica (art. 91 della Costituzione) e di osservanza della Costituzione dinanzi al Parlamento in seduta comune integrato dai delegati regionali che hanno partecipato all’elezione, accolto dal Presidente della Camera, Roberto Fico, e dal Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. Il messaggio di Mattarella è stato lungamente applaudito dal Parlamento per i contenuti estremamente sentiti dal Paese che sta attraversando una lunga crisi che colpisce molti settori, dall’economia al sociale, dal sanitario al demografico.

Un estratto del messaggio di Mattarella
“….L’impegno di tutti deve essere rivolto a superare le difficoltà degli italiani e a realizzare le loro speranze.
La lunga crisi, prolungatasi oltre ogni limite, ha inferto ferite al tessuto sociale del nostro Paese e ha messo a dura prova la tenuta del suo sistema produttivo […]
Sussiste oggi l’esigenza di confermare il patto costituzionale che mantiene unito il Paese e che riconosce a tutti i cittadini i diritti fondamentali e pari dignità sociale e impegna la Repubblica a rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà e l’eguaglianza.
L’urgenza di riforme istituzionali, economiche e sociali deriva dal dovere di dare risposte efficaci alla nostra comunità, risposte adeguate alle sfide che abbiamo di fronte […]
Parlare di unità nazionale significa, allora, ridare al Paese un orizzonte di speranza.
A questa azione sono chiamate tutte le forze vive delle nostre comunità in Patria come all’estero.
Ai connazionali nel mondo va il mio saluto affettuoso.
Un pensiero di amicizia rivolgo alle numerose comunità straniere presenti nel nostro Paese.
Questo stesso Parlamento presenta elementi di novità e di cambiamento […]
La più alta percentuale di donne e tanti giovani parlamentari. Un risultato prezioso che troppe volte la politica stessa finisce per oscurare dietro polemiche e conflitti […]
E’ significativo che il mio giuramento sia avvenuto mentre sta per completarsi il percorso di un’ampia e incisiva riforma della seconda parte della Costituzione […]
Riformare la Costituzione per rafforzare il processo democratico […]
Il Presidente della Repubblica è garante della Costituzione […]
Garantire la Costituzione significa garantire il diritto allo studio dei nostri ragazzi in una scuola moderna in ambienti sicuri, garantire il loro diritto al futuro.
Significa riconoscere e rendere effettivo il diritto al lavoro.
Significa promuovere la cultura diffusa e la ricerca di eccellenza, anche utilizzando le nuove tecnologie e superando il divario digitale.
Significa amare i nostri tesori ambientali e artistici.
Significa ripudiare la guerra e promuovere la pace.
Significa garantire i diritti dei malati.
Significa che ciascuno concorra, con lealtà, alle spese della comunità nazionale.
Significa che si possa ottenere giustizia in tempi rapidi.
Significa fare in modo che le donne non debbano avere paura di violenze e discriminazioni.
Significa rimuovere ogni barriera che limiti i diritti delle persone con disabilità.
Significa sostenere la famiglia, risorsa della società.
Significa garantire l’autonomia ed il pluralismo dell’informazione, presidio di democrazia.
Significa ricordare la Resistenza e il sacrificio di tanti che settanta anni fa liberarono l’Italia dal nazifascismo.
Significa libertà. Libertà come pieno sviluppo dei diritti civili, nella sfera sociale come in quella economica, nella sfera personale e affettiva.
Garantire la Costituzione significa affermare e diffondere un senso forte della legalità.
La lotta alla mafia e quella alla corruzione sono priorità assolute.
La corruzione ha raggiunto un livello inaccettabile.
Divora risorse che potrebbero essere destinate ai cittadini.
Impedisce la corretta esplicazione delle regole del mercato.
Favorisce le consorterie e penalizza gli onesti e i capaci […]
Nella lotta alle mafie abbiamo avuto molti eroi. Penso tra gli altri a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino […]
Altri rischi minacciano la nostra convivenza.
Il terrorismo internazionale ha lanciato la sua sfida sanguinosa, seminando lutti e tragedie in ogni parte del mondo e facendo vittime innocenti […]
Nel salutare il Corpo Diplomatico accreditato presso la Repubblica, esprimo un auspicio di intensa collaborazione anche in questa direzione.
La lotta al terrorismo va condotta con fermezza, intelligenza, capacità di discernimento. Una lotta impegnativa che non può prescindere dalla sicurezza: lo Stato deve assicurare il diritto dei cittadini a una vita serena e libera dalla paura.
Il sentimento della speranza ha caratterizzato l’Europa nel dopoguerra e alla caduta del muro di Berlino. Speranza di libertà e di ripresa dopo la guerra, speranza di affermazione di valori di democrazia dopo il 1989.
Nella nuova Europa l’Italia ha trovato l’affermazione della sua sovranità […]
Milioni di individui e famiglie in fuga dalle proprie case che cercano salvezza e futuro proprio nell’Europa del diritto e della democrazia.
E’ questa un’emergenza umanitaria, grave e dolorosa, che deve vedere l’Unione Europea più attenta, impegnata e solidale.
L’Italia ha fatto e sta facendo bene la sua parte e siamo grati a tutti i nostri operatori, ai vari livelli, per l’impegno generoso con cui fronteggiano questo drammatico esodo.
A livello internazionale la meritoria e indispensabile azione di mantenimento della pace, che vede impegnati i nostri militari in tante missioni, ¬ deve essere consolidata con un’azione di ricostruzione politica, economica, sociale e culturale, senza la quale ogni sforzo è destinato a vanificarsi.
Alle Forze Armate, sempre più strumento di pace ed elemento essenziale della nostra politica estera e di sicurezza, rivolgo un sincero ringraziamento, ricordando quanti hanno perduto la loro vita nell’assolvimento del proprio dovere […]
Questi volti e queste storie raccontano di un popolo che vogliamo sempre più libero, sicuro e solidale. Un popolo che si senta davvero comunità e che cammini con una nuova speranza verso un futuro di serenità e di pace.

Viva la Repubblica, viva l’Italia!”

FONTI:
https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2022/02/03/quirinale-il-discorso-di-mattarella
https://www.quirinale.it/

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