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Presentazione del volume ‘Divisionismo italiano’ di Annie-Paule Quinsac

La presentazione si svolgerà alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea.

Divisionismocofanetto-inROMA – Giovedì 28 aprile, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea presenta il volume dal titolo Divisionismo Italiano. Sguardi e Prospettive 1880- 1920 della studiosa Annie-Paule Quinsac, per le edizioni La Compagnia della Stampa – Massetti Rodella Editore.

L’opera in due volumi muove dalla traduzione aggiornata della dissertazione di dottorato La peinture divisionniste italienne. Origines et premiers développements 1880-1895 discussa alla Sorbonne da Annie-Paule Quinsac nel luglio 1968 e pubblicata a Parigi nel 1972 (Klincsieck Editori con il contributo del Centre National de la Recherche Scientifique), che ha segnato generazioni di studiosi in Italia.

In un approccio trasversale, l’autrice, partendo dall’analisi stilistica delle opere, scandaglia il contesto storico, sociopolitico e ideologico che sottende il divisionismo italiano dall’apparizione della prima opera divisionista autoctona, Ave Maria trasbordo di Segantini (1886), attraverso il simbolismo degli anni ’90 fino alla rivoluzione futurista, sua figlia ribelle, mettendo a fuoco le mutabili interpretazioni di critici e studiosi fino ad oggi.

In questa occasione, l’autrice illustrerà l’organizzazione dei due volumi, riccamente illustrati – 121 illustrazioni in bianco e nero nel primo e 198 tavole corroborate da 103 figure in testo, tutte a colori nel secondo – che intendono essere il “museo immaginario” di quel movimento, poco rappresentato nelle collezioni pubbliche italiane e quasi totalmente assente di quelle estere. Due indici ne rendono possibile la consultazione in modo che il dialogo tra testo e immagini possa essere ripreso a distanza di tempo.

Sebbene il libro sia il risultato di cinquant’anni di ricerca sull’argomento, non è rivolto soltanto a un’utenza specializzata ma anche a un più vasto pubblico di cultori d’arte. La specificità del divisionismo italiano e i problemi relativi alla sua diffusione costituiscono il filo rosso che unifica gli otto capitoli tradotti ai tre di ultima lavorazione.

Si discuterà di come il divisionismo e il futurismo che ne deriva siano quasi totalmente ignorati all’estero e di come, persino tra gli addetti ai lavori europei e statunitensi, sempre il divisionismo sia considerato come replica tardiva del neoimpressionismo francese. Tale destino, condiviso dal futurismo visto come risposta al cubismo, ha generato artisti italiani di statura europea nonché tre delle figure maggiori dell’arte tra Ottocento e Novecento: Giovanni Segantini, Giuseppe Pellizza da Volpedo e Umberto Boccioni.

All’interno del volume sono oggetto di trattazione artisti quali Georges Seurat, Paul Signac, Vittore Grubicy de Dragon, Giovanni Segantini, Jean François Millet, Gaetano Previati, Angelo Morbelli, Plinio No­mellini, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Emilio Lon­goni, Attilio Pusterla, Carlo Fornara; Ernest Meisso­nier, Jules Breton, Alfred Roll, Jules Adler; Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Luigi Russolo, Giacomo Balla, Gino Severini ed altri di cui sono soltanto discusse opere proposte a confronto.

Annie – Paule Quinsac è Professoressa emerita della University of South Carolina dove ha insegnato storia dell’arte moderna europea per trent’anni. Laureatasi presso l’Institut d’art dell’Università della Sorbona, nel 1972 ha pubblicato La peinture divisionniste italienne, origìnes et premiers développments, 1885-1895, da cui nasce il libro Divisionismo italiano. Sguardi e Prospettive 1880-1920.

La Quinsac è considerata oggi tra i massimi esperti del movimento divisionista italiano e il referente internazionale per l’opera di Giovanni Segantini. ll catalogo della mostra da lei curata, Grubicy e l’Europa alle radici del divisionismo (2005), è uno dei testi imprescindibili per gli studi sull’argomento. Il suo lavoro più cospicuo riguarda Giovanni Segantini, del quale ha pubblicato il catalogo generale nel 1982, l’edizione critica delle lettere nel 1985 e numerosi saggi. Di recente, ha curato la mostra Segantini, Ritorno a Milano, (2015) a Palazzo Reale, mentre precedentemente ha realizzato la prima mostra dell’artista in Giappone (Segantini Japan (1978), l’antologica di Segantini a Trento (1987) e al Kunsthaus Zurigo (1890-91), insieme ad altre rassegne dedicate all’artista, al divisionismo, alla pittura di montagna, in Italia ed Europa.

Per i suoi studi, mantiene un archivio continuamente aggiornato sui protagonisti della prima stagione divisionista, Ranzoni e altri artisti da lei studiati. Vive e lavora tra Milano e New York.

Giovedì 28 aprile, ore 18.00
Sala delle Colonne

Intervengono:
Annie- Paule Quinsac Storica dell’arte e autrice del volume
Chiara Stefani Storica dell’arte – Galleria Nazionale

Informazioni
gan-amc@beniculturali.it
lagallerianazionale.com

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FONTE: Ufficio stampa Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea.

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