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Sotto e sopra il suolo, vita e rigenerazione, a cura di Giusy Emiliano

L'inaugurazione del progetto si svolgerà al Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento.

Invito-Sotto-e-sopra-il-suolo---Valle-dei-Templi-copAGRIGENTO – Il giorno 30 aprile 2022 verrà inaugurata nel Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento la prima edizione del progetto Sotto e sopra il suolo, vita e rigenerazione con la curatela di Giusy Emiliano e la direzione artistica di Rossana Danile.

L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento e con il patrocinio dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Agrigento.

Sotto e sopra il suolo, vita e rigenerazione, creato e diretto da Rossana Danile all’interno del format Italian Storytelling Art, Brand & District, intende innalzare il livello di attenzione nei confronti del suolo, della sua tutela e del nostro modus habitandi il pianeta terra, attivando un dialogo tra arte e scienza, tra agronomi e artisti. Attraverso il linguaggio visivo dell’arte contemporanea e dello storytelling multidisciplinare, il format intende promuovere gli obiettivi dell’Agenda 2050 per lo Sviluppo Sostenibile e le azioni del Parco della Valle dei Templi, in linea con quelle delle organizzazioni mondiali. Anche la FAO, ad esempio, ha intrapreso dal 2012 un percorso di sensibilizzazione sull’importanza del suolo, istituendo l’Alleanza Mondiale per il Suolo (Global Soil Partnership), finalizzata a promuoverne la gestione sostenibile con l’obiettivo, nel breve periodo, di arrivare a produrre più cibo possibile, sempre nel rispetto delle risorse naturali.

La prima edizione del progetto, pertanto, coinvolgendo artisti e agronomi in un percorso congiunto iniziato già dal mese di settembre 2021, consentendo il trasferimento dei dati tecnici relativi al suolo attraverso l’espressione dell’arte visiva ed operando l’innesto narrativo tra mito, favola e storytelling, mira alla comunicazione dell’importanza della salvaguardia della salute del suolo, della biodiversità, degli ecosistemi, in senso lato. Gli artisti Marco Angelini, Alessandro Calizza, Barbara Crimella e Bruno Melappioni interpretano il tema del suolo attraverso uno spazio inedito e colmo di rimandi al passato per creare opere d’arte site specific all’interno di quattro differenti luoghi denominati “orti d’artista”. Maria Giovanna Mangione, Presidente dell’Ordine degli Agronomi di Agrigento e l’Agronomo Guido Bissanti, autore, ricercatore e divulgatore scientifico, hanno lavorato con gli artisti intessendo nuove connessioni ed empatie, armonizzate dal desiderio unanime di comunicare a un vasto pubblico i segreti del suolo.

I quattro orti tematici declinano, così, il risultato di molteplici discussioni tra il gruppo di lavoro sulle tematiche del suolo: le prospettive di ricerca sono, per i tre orti di Angelini, Calizza e Crimella, basate sulla valenza ottimista e propositiva (economia circolare) mentre per l’orto di Melappioni sulla visione negativa (economia lineare). Proprio da quest’ultimo si sviluppa lo storytelling proposto dal direttore artistico, Rossana Danile, attraverso la fiaba di Pinocchio, in particolare attraverso la scena del “Campo dei Miracoli”, dove le ambientazioni fiabesche sembrano essere fuggite dalle pagine di una novella per bambini per intrufolarsi negli anfratti della realtà fatta di arte e scienza. A sostegno di tale tematica verranno presentate alcune foto e illustrazioni del film “Pinocchio”, gentilmente concesse dal regista Matteo Garrone, che, attraverso la metafora e la fiaba di Collodi, approfondiscono i temi della biodiversità, del rischio di estinzione del suolo e della necessità di conservazione e tutela del naturale sistema di circolarità.

La curatela e l’allestimento si concentrano, dunque, sulla narrazione: le installazioni degli artisti saranno il punto di incontro tra Arte e Scienza e mireranno a rappresentare uno spazio collettivo di conoscenza e connessione con il pubblico internazionale della Valle dei Templi. La curatrice Giusy Emiliano indaga sui temi ambientali attraverso opere contemporanee di artisti internazionali che sottolineano e amplificano l’importanza universale del tema legato al suolo e che si confronteranno direttamente, durante il periodo della mostra, con il luogo ospite, Patrimonio UNESCO, che tutela e conserva la biodiversità mediterranea e che porta con sé una narrazione millenaria carica di significati.

Nel dialogo artisti/agronomi, attraverso talk e seminari didattici, si inseriranno i “divulgatori artistico/scientifici”, i “DAS”, un gruppo sperimentale di quindici studenti volontari del Liceo Scientifico e delle Scienze Umane “R. Politi” di Agrigento, al fine di promuovere tra i più giovani e soprattutto con il loro contributo, la cultura della rigenerazione ambientale, sociale e culturale, dei distretti locali, attraverso il linguaggio universale dell’arte e della creatività contemporanea. Un percorso di narrazione e informazione in aderenza al modello di comunicazione denominato “Italian Storytelling Art, Brand & District”, all’attività del “Parco” di tutela e conservazione della biodiversità e ad uno degli obiettivi dell’Agenda 2050: “Accertarsi che tutte le persone, in ogni parte del mondo, abbiano le informazioni rilevanti e la giusta consapevolezza dello sviluppo sostenibile e di uno stile di vita in armonia con la natura”.

Il direttore del Parco della Valle dei Templi, l’architetto Roberto Sciarratta, si dice – “lieto di ospitare e promuovere un progetto che, grazie al linguaggio contemporaneo dell’arte visiva, offrirà ai visitatori internazionali una differente chiave di lettura della bellezza e della cultura millenaria che il Parco preserva, conservandone la salute del suolo e della biodiversità mediterranea che si offre come “Paesaggio dell’umanità”.

“La mostra Sotto e sopra il suolo, vita e rigenerazione vuole essere un percorso per riflettere sul nostro modus habitandi il pianeta Terra”, sottolinea Rossana Danile. “Gli esseri umani hanno delimitato i confini e fissato le leggi per affermare la loro autorità sotto e sopra il suolo e perfino nei cieli ma è bastata una pandemia per dimostrare che i confini non possono essere assegnati “sopra le parti” e che millenni di storia dell’umanità sono stati fin qui garantiti da un equilibrio naturale, tra gli ecosistemi. Un equilibrio capace di far coesistere miliardi di biodiversità presenti sotto e sopra il suolo, l’unico spazio dove tutti gli esseri viventi giocano la sfida della propria sopravvivenza”.

Alessandro Calizza, classe 1983, è un artista autodidatta romano che lavora nell’Artist Run Space /Ombrelloni, da lui fondato, situato nel quartiere di San Lorenzo, in via dei Lucani 18. Insieme al curatore e project manager Tommaso Zijno ha ideato Sa.L.A.D.(San Lorenzo Art District) progetto che ha come scopo quello di valorizzare e sostenere le realtà artistiche presenti nel quartiere dove opera. Nel 2017 è stato protagonista dell’esposizione personale Atene Brucia presso il Museo dell’Arte Classica di Roma; nel dicembre 2021 ha presentato la sua bi-personale con l’artista Federica Di Pietrantonio presso Struttura a Palazzo Odescalchi. Ha fatto parte degli artisti invitati ad esporre alla GAM di Roma per la collettiva Materia Nova, che racconta gli spazi nati negli ultimi anni sul territorio romano ed è anche stato presente con l’opera See you soon alla mostra Reazioni Antidoti Ironici, curata dal collettivo Luiss del Master of Art XI, presso Palazzo Taverna.

Marco Angelini è nato a Roma nel 1971, vive e lavora tra Roma e Varsavia. Ha tenuto diverse mostre personali a Roma, Milano, Varsavia, Cracovia, Londra, Bratislava, Algeri e partecipato a collettive a New York, Washington DC, Tel Aviv, Abu Dhabi, Varsavia, Zamość, Stettino, Monaco di Baviera, Essen, Londra, Bruxelles, Roma, Lucca. Laureato in Sociologia e con una specializzazione in Psicologia del Lavoro, si interessa di fenomeni urbani, culture e sub-culture metropolitane. La sua ricerca espressiva è dominata dalla materia. A volte i materiali diventano la superficie pittorica al posto della tela, altre volte sono materiali di riciclo che entrano a far parte dell’opera. La forma astratta interpreta perfettamente la sua poetica fluida e mutevole che suggerisce l’esistenza di molteplici realtà. Affronta diverse fasi di ricerca: natura e tecnologia, tempo e memoria, dialogo inter-religioso e dimensione del “sacro”, arte e scienza, energia e sostenibilità. Marco Angelini crede fermamente che l’arte possa svolgere un ruolo sociale determinante: quello di generare attenzione e creare così nuove possibilità di condivisione, comunicazione e interrogazione.

Barbara Crimella, scultrice, pittrice, performer, curatrice d’arte e costumista, nata a Milano nel 1973. La sua ricerca è incentrata sulla creazione di sculture e installazioni in grado di creare una sensazione di sospensione temporale, attraverso cui possiamo entrare in connessione con la nostra interiorità e il paesaggio che ci circonda sia esso naturale sia urbano.Grazie ad una sintesi tra gli elementi naturali, il luogo con le sue caratteristiche storiche, sociali ed economiche e noi stessi con le nostre tensioni e bramosie, forme, volumi, vuoti e ombre si compongono ottenendo un ordine stabilito dal desiderio. Da qui nasce il progetto della piega, che l’artista definisce “le pieghe dell’anima”. Le diverse forme delle sculture nascono, infatti, dalle “Pieghe dell’anima”, forme in grado di descrivere un viaggio interiore che, grazie al silenzio della natura che ci dona sospensione e atemporalità, data dalla sua bellezza e perfezione, ci permette di sentire il rumore provocato dal groviglio dei ricordi in atto di “materializzarsi”. Le “pieghe dell’anima” possono essere descritte come una forma capace di sintetizzare attraverso un volume unico i nostri strati psicologici e diventare elemento di esaltazione del paesaggio sia all’interno di noi stessi che all’esterno, creando una sorta di dialogo, un paesaggio-ponte in cui perdersi tra le sue sfaccettature.

Bruno Melappioni ha realizzato sculture, interventi site specific e installazioni a Miyazu, Wakayama e Biwako in Giappone, Bilbao, Dakar, Bihar in India e in Italia per ultimo inaugurato un trittico di sculture “The place of Soul and Wind” in un parco sculture in Trentino. Ha sperimentato tutte le tecniche e tutti i materiali con i quali è venuto in contatto: dal polistirolo per costruire scenografie teatrali e cinematografiche al filo di ferro per le sculture disegnate nell’aria passando per il legno, il gesso, la plastica, a tutti i tipi di tecniche pittoriche esistenti, l’acrilico, l’acquarello, la tempera, l’olio. L’ultima sua espressione pittorica parte dall’analisi del soggetto e dell’oggetto, del vero e del falso e della differenza che intercorre tra l’oggetto osservato, il vero, e l’opera realizzata, il falso.

Info
Sotto e sopra il suolo, vita e rigenerazione
In collaborazione con il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento
Con il patrocinio dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Agrigento
All’interno del format Italian Storytelling Art, Brand & District di Sosia comunicazione di Rossana Danile
Opere di Marco Angelini, Alessandro Calizza, Barbara Crimella, Bruno Melappioni
A cura di Giusy Emiliano
Organizzazione e direzione artistica di Rossana Danile
Direzione scientifica di Guido Bissanti
Contributi scientifici di Maria Giovanna Mangione, Guido Bissanti, Maria Ala
Testi critici di Giusy Emiliano
Traduzioni di Anastasia Copettari
Con la collaborazione di Alice Falsaperla – Galleria La Nuvola Roma
Con la collaborazione del Liceo Scientifico e delle Scienze Umane “R. Politi” di Agrigento
Illustrazioni fotografiche originali dal film “Pinocchio” di Matteo Garrone – Archimede Film

Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi
Via Panoramica Valle dei Templi 31 – 92100 Agrigento AG – www.parcovalledeitempli.it

Italian Storytelling Art, Brand & District
Rossana Danile
italianstorytelling.bd@gmail.com – www.italian-storytelling.com/it

FONTE: Ufficio Stampa Roberta Melasecca.

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