Le mostre di Andrea Valleri sono promosse dalla Galleria dāArte Contini in collaborazione con alcune tra le piĆ¹ importanti Istituzioni Culturali di Venezia e della Grecia: la Fondazione Bevilacqua La Masa di VE, il Museo Nazionale Archeologico di Samos, il Museo Nazionale Bizantino e Cristiano di Atene, il Museo Nazionale Epigrafico di Atene, la Regione della Grecia dellāovest (Messolonghi).
La Galleria d’Arte Contini pubblicherĆ a corredo delle mostre un catalogo (inglese-greco-italiano), contenente tutto il percorso espositivo con il titolo ĪĪĪĪ ĪĪĪĪĪ (āNeopaleoā).
La prima mostra si svolge dal 14 al 28 luglio a Venezia, presso la sede della Bevilacqua La Masa in Piazza San Marco, ospitando, oltre alle opere dellāartista, anche una serie di reperti provenienti dai Musei Bizantino e Cristiano e dal Museo Epigrafico. Ć intitolata āVenetia Classica Bysantiumā in memoria della continuitĆ tra lāarte classica, quella bizantina e la tradizione veneta. Viene presentata dal prof. Bruno Bernardi nella duplice veste di Presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa e di Console della Grecia a Venezia.
La seconda mostra si svolge dal 4 al 13 agosto a Samos presso il Museo Archeologico di Vathi; ĆØ intitolata Ī ĪĪ”ĪĪĪĪĪĪĪ£ Ī ĪĪ”ĪĪĪĪ£ (Percorsi Paralleli) in quanto le opere di Andrea Valleri sono esposte lungo il percorso espositivo museale, in confronto diretto con le opere archeologiche.
La terza mostra si svolge dal 17 al 27 agosto a Palazzo Chrisogelou, Istituzione Culturale della Regione a Messolonghi, cittĆ sacra per la Grecia, perchĆ© i suoi abitanti hanno dato la vita alla Rivoluzione del 1821 per lāindipendenza dagli Ottomani. Ć intitolata Ī£Ī„ĪĪĪĪĪ£Ī (āSimbiosiā) a testimonianza sia dellāanalogo ambiente lagunare, di Venezia e Messolonghi, sia della comune storia che da sempre lega Venezia con la Grecia nella difesa della identitĆ cristiana e, in particolare, dell’identitĆ nazionale (si pensi ad esempio che il primo Presidente della Repubblica dellāEptaneso, nellāanno 1800, e della Grecia liberata, nellāanno 1821, era un greco-veneto: Giovanni Antonio Capodistria).
La quarta mostra si svolge ad Atene nel mese di dicembre nella sede del Museo Epigrafico; ĆØ intitolata ĪĪĪĪĪĪĪĪ£ (āDialogoā) ad indicazione e conclusione dellāidea secondo la quale la storia e la crescita della cultura provengono da un costante confronto di posizioni, sia al presente, sia con gli ineludibili modelli del passato che rivive nella nostra memoria.
Biografia
Andrea Valleri nasce a Venezia il 14 dicembre 1959. Dopo gli studi liceali classici, si laurea in filosofia nel 1985. Veneziano di origine e greco di adozione, inizia la sua carriera nellāinsegnamento come lettore madrelingua italiana ad Atene. Dal 1989 insegna filosofia presso lāistituto āCavanisā di Venezia.
Nelle sue opere la forza simbolica degli antichi miti e gli scenari del mondo classico si accompagnano ad un linguaggio contemporaneo derivato dalla Pop-Art che ne amplifica il messaggio per il visitatore moderno. La ricerca intellettuale e filosofica tende alla creazione di unāarte che si compone di frammenti compenetrati, sintesi della memoria storica e culturale collettiva. Lāarte di Valleri vuole ricollegare lo spettatore alla tradizione storica dalla quale proviene e di cui ne costituisce le basi solide. Ć infatti la cultura greca quella che emerge, sia a livello dei soggetti, sia come dimensione subliminale, poichĆ© lāartista la considera la matrice semantica, ideale ed epistemologica di tutta la tradizione occidentale.
Le opere pittoriche si presentano come assemblaggi di immagini e parole, segno di un presente costantemente ridefinito sugli archetipi della classicitĆ , erosa sƬ dal tempo, ma simultaneamente incrollabile, quella classicitĆ che rimane un indelebile sistema di riferimenti semantici su cui si esercitano le umane capacitĆ ermeneutiche.
Alle opere pittoriche si accompagnano anche lavori di scultura che, sulla scorta della nota dottrina platonica della anamnesi, si presentano come assemblaggi di legno e pietra. Lāunione di questi due materiali, derivata da una metafora contenuta nelĀ FedroĀ di Platone, esprime il valore semplice e profondo della memoria, in funzione dello sviluppo della conoscenza ma anche del senso dellāessere. I soggetti, volutamente sfocati ad un primo impatto, si lasciano scoprire dal visitatore attento, che ne scopre i riferimenti colti a miti e storie fondativi della cultura occidentale.
FONTE: Clarissa D’Avena – Red&Blue Music Relations.