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Angi 2022, Premi in Scienza & Salute tra telemedicina e digitalizzazione

L’app MakeItSafe informa e previene le Infezioni Sessualmente Trasmesse, mentre il software di Nomos punta a combattere le Infezioni Correlate...

Consegnati i Premi ANGI 2022 al Dream team dell’innovazione, suddiviso in 11 categorie. Grande attenzione alla salute con soluzioni innovative all’insegna di prevenzione, telemedicina, software certificati.

inLa pandemia ha fatto comprendere l’importanza dell’investimento nella digitalizzazione anche in ambito sanitario. Questo emerge anche dalla quinta edizione del Premio dell’Associazione Nazionale Giovani Innovatori – ANGI, presieduta da Gabriele Ferrieri, che si è tenuta presso l’Auditorium del Museo dell’Ara Pacis di Roma. Trasmessa in diretta sul sito dell’ANSA, la manifestazione è stata presentata dal giornalista Daniel Della Seta, autore e conduttore de “L’Italia che va…” su Radio Rai, e dall’influencer Ylenia Totino. Premiati i progetti di imprese e start-up che spaziano lungo 11 categorie, dalla scienza alla salute, dalla cultura al turismo, passando per mobilità, energia, ambiente, comunicazione, smart city e tanto altro.

LE NOVITA’ DELLA TELEMEDICINA E L’APP PER LA PREVENZIONE DELLE IST – Ad essere premiati nella sezione Scienza & Salute sono stati Matteo Lobello, Simone Arelli e Flavio Federico di Zenit Studio per la web app volta a favorire prevenzione e conoscenza delle Infezioni Sessualmente Trasmesse e Nomos per le soluzioni per la gestione del Risk Management nelle strutture ospedaliere e sociosanitarie. Si tratta di innovazioni destinate a lasciare un segno e ad aprire la strada a simili progetti, come testimoniato dai testimonial che hanno accompagnato i premiati e dal prestigio dei premianti.

“Si deve partire dai bisogni del malato e usare le tecnologie per risolverli – sottolinea Maurizio Cipolla, Segretario Generale della Società Italiana di Telemedicina che ha premiato Zenit Studio – La tecnologia in medicina non significa solo robotica, chirurgia di precisione o strumenti complessi, ma anche interventi quotidiani, come quelli che possono essere profusi dal Medico di famiglia, in cui le tecnologie possono supportare sia gli aspetti logistici che l’efficacia degli strumenti diagnostici. La nostra società scientifica è composta da figure professionali di diversa estrazione e con lunga esperienza, al fine di coniugare letteratura scientifica ed esperienza pratica e di svolgere una funzione di collante tra realtà pubbliche e private. Il Premio ANGI rappresenta proprio un’occasione per riconoscere ai giovani innovatori il merito di idee che vanno in questa direzione. Dobbiamo investire sui giovani affinché sviluppino questa interdisciplinarietà e una formazione in grado di affrontare i problemi più complessi”.

La web app MakeItSafe permetterà di capire, orientarsi, informarsi e formarsi, attraverso pochi e semplici clic, in maniera totalmente anonima, se si è corso il rischio di contrarre un’infezione sessualmente trasmessa, suggerendo i corretti comportamenti di prevenzione e i centri a cui potersi rivolgere. Testi semplici e di rapida consultazione, video illustrativi e un’iconografia intuitiva favoriranno la prevenzione e le diagnosi precoci. Un’iniziativa che ha ricevuto il plauso delle istituzioni, con il coordinamento del Centro Operativo AIDS, dell’Istituto Superiore di Sanità, guidato dalla Dott.ssa Barbara Suligoi. “L’OMS stima che ogni giorno nel mondo un milione di persone contrae una IST e l’Italia è coinvolta in questo problema – sottolinea la Dott.ssa Suligoi – Queste infezioni sono numerose: sifilide, gonorrea, condilomi, HPV, herpes genitale, linfogranuloma, vaiolo delle scimmie, epatiti. Possono essere trasmesse attraverso qualsiasi tipo di rapporto sessuale (vaginale, anale, orale), anche senza penetrazione completa, durante il ciclo mestruale e anche se la donna sta prendendo la pillola anticoncenzionale. Queste infezioni possono essere asintomatiche, ma possono avere gravi conseguenze su fertilità, gravidanza e neoplasie. Spesso poi prevale una scarsa conoscenza di questi temi, quindi iniziative volte a favorire l’informazione sono particolarmente lodevoli e in linea con gli obiettivi dell’Istituto Superiore di Sanità”. A premiare Zenit Studio anche un’importante azienda del settore farmaceutico. “Anche quest’anno Gilead Sciences ha deciso con convinzione di sostenere il Premio dell’Associazione Giovani Innovatori, in quanto incarna pienamente lo spirito dell’azienda, che da 35 anni ha nella continua innovazione il cuore della propria attività – ha sottolineato Michelangelo Simonelli, Senior Director Government Affairs, Gilead Sciences – Il nostro obiettivo, infatti, non è solo quello di realizzare presidi farmacologici altamente innovativi, ma anche di diffondere approcci moderni e aggiornati nell’applicazione di questi strumenti. A tal fine ANGI rappresenta un importante interlocutore, in grado sia di interpretare le nostre esigenze che di fornirci ulteriori stimoli. Per questo auspichiamo che questa collaborazione continui a dare i frutti già sperimentati e possa crescere ancora in futuro”.

SOFTWARE E CERTIFICAZIONE PER COMBATTERE I BATTERI MULTIRESISTENTI IN OSPEDALE -– Di grande rilievo anche il contributo portato da Nomos, che si è recentemente resa protagonista presso il Policlinico di Tor Vergata con il suo software per combattere i batteri multiresistenti agli antibiotici e le infezioni correlate all’assistenza, fenomeni in grande crescita e tra le principali preoccupazioni per i prossimi decenni. “Presso il Policlinico di Tor Vergata è stata messa a punto una piattaforma in cui vengono inseriti tutti i fattori utili per diminuire la resistenza dei germi e per capire quale fattore abbia provocato l’aumento della resistenza – ha spiegato il Prof. Massimo Andreoni, Direttore Scientifico della Società italiana di Malattie Infettive e Tropicali che ha accompagnato Giampiero Delli Rocili e Alessio Bernini che hanno ricevuto il premio – È un progetto molto ambizioso, ormai la piattaforma è funzionante e potrà dare elementi importanti per capire questo fenomeno e dare strumenti su come combatterlo, offrendo anche ad altre strutture un modello riadattabile”. A premiare Nomos è stata Dedalus Group, principale fornitore di software clinico e diagnostico in Europa, che supporta la trasformazione digitale di 6300 organizzazioni sanitarie e 5700 laboratori e centri diagnostici in tutto il mondo, elaborando le sue soluzioni per oltre 540 milioni di persone a livello globale. La certificazione MDR IIb rilasciata a Dedalus per il prodotti di CCE e di prescrizione rappresenta il compendio di cinque anni di lavoro di R&D e due anni di attività di certificazione volto a garantire, oltre alla sicurezza del paziente, vantaggi economici, oltre a nuove metodologie per la formazione degli utilizzatori, la rapida identificazione e correzione di eventuali bug e contrastare i rischi correlati alla cyber security, tema sempre più complesso da gestire. “L’evoluzione degli strumenti viene pensata e aggiornata in accordo con le esigenze della comunità scientifica – ha sottolineato Giorgio Moretti, Presidente Gruppo Dedalus – Abbiamo la consapevolezza di detenere innovazioni di prodotto sempre più mature grazie ad un progresso metodologico, funzionale e tecnologico. Con questi strumenti unici al mondo si garantisce a clinici ed infermieri la reale disponibilità della conoscenza medica applicata durante le attività quotidiane, offrendo soluzioni in linea con le nuove normative che richiedono un software certificato di classe IIx, che comporta un processo produttivo molto complesso e l’intervento di un ente terzo notificato quale certificatore”.

FONTE: Studio Diessecom (Daniele Toscano).

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