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Anna Mazzamauro: “A Sorrento il tributo a me assegnato è andato anche a Villaggio”

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Anna Mazzamauro a Sorrento

ROMA – Smagliante, sorridente, ironica, innamorata del teatro, appassionata di Sorrento e, in generale, dei viaggi per i teatri e i palcoscenici italiani, accompagnata dal fedele manager e produttore Stefano Mascagni.

È apparsa così, durante una pausa dalle riprese televisive del Premio Penisola Sorrentina (indossando la bag appositamente realizzata per  i vincitori dalla maison Carpisa) l’attrice Anna Mazzamauro, la mitica signorina Silvani,  donna  dei sogni del ragioniere Ugo Fantozzi.

“Devo dire che a me i premi piacciono, perché vuol dire che ho studiato!”, esordisce l’Attrice. “Mi ricordano di quando ero piccola e prendevo dieci a scuola”, dichiara scherzando la Mazzamauro. “Secondo voi ho studiato per meritare questo premio ?”. “Consegnandomi  il Penisola Sorrentina per la comicità, vi siete presi però una grande responsabilità”, afferma la Mazzamauro. “Avete premiato solo una metà di me. L’atra metà, quella legata al teatro, vi  impegnate a premiarla quest’anno !”, schernisce Anna, profondamente legata alla Campania, anche per vicende personali e sentimentali.

L’uomo di cui è stata profondamente innamorata e con cui ha avuto una lunga relazione sentimentale era infatti di Torre del Greco. Si trattava dell’attore Nello Riviè, pseudonimo di Aniello Rivieccio.

“Il Premio e l’applauso della Penisola Sorrentina, oltre che a me va anche a Paolo Villaggio. Senza di lui la Silvani non sarebbe esistita”, sottolinea l’attrice, ricordando il collega che il 30 dicembre scorso avrebbe festeggiato 90 anni.

È lei stessa a ricordare come sia nato  il suo personaggio. “Io avevo  lavorato a teatro con Albertazzi e Salce alla regia. Avevo fatto l’Uovo di Marceau.  Fu Salce a ricordarsi di me e a chiamarmi per il provino di Fantozzi. Cercavano l’attrice che interpretasse la moglie. Io mi preparai al meglio, con tacchi a spillo e calze a rete.  Luciano Salce quando mi vide, disse: «perdonami Anna, ti ricordavo più brutta!». Per la delusione scivolai nei tacchi, però il mio momento magico arrivò quando Paolo Villaggio mi diede una occhiata mostruosa. Si avvicinò a Salce e in sordine disse: « Senti, è brutta pure lei, ma questa bruttezza la porta sui tacchi. C’è una parte che è ancora più importante della moglie di Fantozzi. La parte della donna dei sogni di Fantozzi. E uno come Fantozzi non può sognare che una così»”.

La Mazzamauro non perde poi l’occasione per ricordare e valorizzare le bellezze di Sorrento e lo splendore della organizzazione del Premio messa in campo dalla Amministrazione comunale guidata da Massimo Coppola.“Mai più così bella”, scrive l’attrice al direttore artistico del Premio, Mario Esposito. “Bella di rispetto, di stima e di elegante ospitalità. Sinceramente ed affettuosamente BUON…ANNA”.

FONTE: Il Simposio delle Muse.

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