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Ma Nuit, film di Antoinette Boulat

Il film sarà nei cinema dal 12 gennaio.

MA_NUIT_locandina-inIl film è stato presentato nella sezione ‘Orizzonti’ della 78ma Mostra Internazionale del Cinema di Venezia 2021, ed ora viene distribuito dalla No.Mad Entertainment. Poche settimane dopo, è stato proposto in ‘Alice nella Città’, sezione della Festa del Cinema di Roma. Queste sono state le uniche due occasioni in cui è stato presentato il film, prima dell’imminente uscita nelle sale italiane.

Sinossi
Marion ha diciotto anni. Da quando è morta sua sorella è confusa, totalmente addolorata, e – complice anche l’età – sente un profondo bisogno vitale di libertà e serenità. Il giorno di quello che sarebbe stato il compleanno della sorella (deceduta cinque anni prima, quando aveva i diciotto anni che ora ha Marion), decide di uscire di casa e di trascorrere la nottata fuori. Inizia una vera e propria peregrinazione notturna nelle vie di Parigi, una città piena di insidie e con le stigmate dei recenti attentati. Ne segue una notte di incontri con dei volti familiari (e non), in una metropoli in cui i giovani non riescono più a stabilire un legame, finché Marion non si imbatte nell’impulsivo Alex, un 23enne dallo spirito libero. Grazie all’incontro di due solitudini, il loro percorso si trasforma nel ritmo che scandisce il vagare nella capitale transalpina, come un viaggio nella notte della vita, in cui Alex diventerà il suo angelo custode, salvandola quasi subito dall’imminente aggressione di due balordi, ma non solo. Per Marion è, come recita il titolo del film, ‘la sua notte’.

Cast artistico
Lou Lampros (Marion), Tom Mercier (Alex), Carmen Kassovitz (Justine), Angelina Woreth (Michèle), Lucie Saada (Calypso), Emmanuelle Bercot (Isabelle), Maya Sansa (Doctor).

Cast tecnico
Regia  di Antoinette Boulat; sceneggiatura firmata da Antoinette Boulat, Anne-Louise Trividic, François Choquet. Direzione della fotografia di Laetitia de Montalembert, musiche di Nicolas Errèra, costumi di Jürgen Doering, scenografia firmata da Laure Montagné.

Dichiarazioni della regista
<<Ma Nuit affronta il dolore e il modo in cui trasforma, persino distorce, la nostra visione del mondo. Ho scelto la forma di un viaggio sia interiore che fisico per ritrarre una ragazza di diciotto anni, così come la Parigi di oggi. È una sorta di peregrinazione, lontanamente derivata della mitologia, in cui gli eroi si perdono, si confrontano, cercano una meta fissata da eventi esterni che non possono controllare. La notte di Marion a Parigi diventa il riflesso di una generazione in lutto per la sua indifferenza, abbandonata in un mondo distrutto. La ricerca della libertà, o meglio il senso di libertà per una generazione che vive nella paura, è il tema centrale di Ma Nuit>>.

[Antoinette Boulat, agosto 2021, in occasione dell’anteprima mondiale a Venezia]

Biografia della regista
Antoinette Boulat ha iniziato la propria carriera come direttrice di casting per Jacques Doillon, nel 1996. Da allora, ha lavorato in più di 120 film con registi importanti come Olivier Assayas, Leos Carax, Wes Anderson, Sofia Coppola, François Ozon. Ma Nuit è, come detto, il suo primo lungometraggio.

Considerazioni
Visionato nei giorni scorsi, abbiamo trovato il film nella miglior tradizione di un certo (affascinante) cinema francese di introspezione psicologica, che in nessun altro angolo del mondo è, da tanti decenni, così riuscito e felice.

Particolarmente apprezzabili la regia, sicura per essere quella di un’esordiente, lo script (eccezion fatta solo per qualche dialogo troppo acerbo tra Marion ed Alex, come lo è l’età dei due, sul senso della vita; ma, per il resto, è notevole), la fotografia (che valorizza la notte parigina, suggestiva e cupa insieme), le interpretazioni dei giovanissimi protagonisti.

Molto convincente la protagonista, la giovane Lou Lampros (già ammirata in “Jacky Caillou”, “A Night Doctor”, “De son vivant”, “Médecin de nuit”, “Madre”), un piacere ed una conferma la 21enne Carmen Kassovitz già apprezzata nelle sue primissime apparizioni sul grande schermo (vogliamo ricordare il gioiello scandinavo “Heartbeast”, di cui parlammo nell’estate scorsa, in cui era una fantastica co-protagonista), troviamo con piacere la nostra bravissima e sempre affascinante Maya Sansa. Notevole, nella sua interezza, l’intero cast; d’altronde, quando la regista proviene da vent’anni circa di storia di casting per conto di tanti straordinari registi…

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