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“Arte” e “AI Generative” a Milano

Il 29 giugno, la digital art sale in cattedra tra AI, metaverso, Crypto Art, NFT,Ā VR, phygital e molto altro.

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Antonio Barbieri, Digital Soul, 2022, frame da video con forme animate generate da daset, courtesy Var Digital Art

MILANO – La tecnologia che incontra l’arte, l’arte che incontra la tecnologia e la trasforma per raccontare il contemporaneo, rispondendo e anticipando lo spirito del tempo e dei tempi, giocando con nuove forme, nuovi spazi e spazialitĆ , raccontando il mondo e offrendone quelle nuove visioni che l’arte stessa ĆØ deputata a intercettare, narrare, criticare e costruire.

Nel periodo storico che piĆ¹ ha visto l’esplosione dell’arte digitale nelle sue tante – e sempre nuove – forme, il 29 Giugno 2023 alle ore 11.00 la digital art ā€œsale in cattedraā€ con il forum ā€œLe nuove frontiere dellā€™arte al tempo delle AI Generativeā€ frutto dellā€™incontro tra IULM AI Lab e Var Digital Art. Lā€™appuntamento sarĆ  unā€™occasione per conoscere da vicino e riflettere sullā€™intersezione tra Intelligenza Artificiale, Arte, mondo accademico e impresa al fine di illustrare lo stato dellā€™arte dellā€™AI generative, avviare un momento di confronto sugli aspetti piĆ¹ artistici offerti da queste tecnologie e lā€™importanza di percorsi di formazione al passo con le ultime evoluzioni.

Un riconoscimento che porta con sĆ© una riflessione: l’arte digitale, nata da quella “Gen Z” e da quella “Nerd Generation” cresciuta tra codici e algoritmi, sta trovando il suo spazio di riconoscimento ed elezione, innestando nell’immaginario collettivo una considerazione in grado di ridisegnare scenari: l’arte digitale ĆØ arte, puĆ² raccontare il mondo attraverso sue regole proprie in grado di permeare la quotidianitĆ  e la nuova fruizione dell’arte stessa.

L’arte digitale ĆØ una pratica artistica che utilizza la tecnologia digitale come parte fondamentale del processo creativo o di presentazione espositiva. Si inizia a parlare di Digital Art giĆ  negli anni ’50 e si rintraccia in due programmatori, Ben Laposky e Manfred Frank, i suoi precursori: sono stati loro a creare per primi l’oscillogramma, una funzione matematica in grado di generare una rappresentazione grafica che puĆ² essere distorta variando la lunghezza d’onda dei raggi di luce nel tubo catodico. La Digital Art si diffonderĆ  poi maggiormente e tipicamente a partire dagli anni ’80: i suoi campi piĆ¹ conosciuti sono la fotografia digitale, il digital imaging, la net art, la pixel art, la crypto art e la piĆ¹ recente arte generativa (o prompt art).

Computer Art, Crypto Art, metaverso, NFT, blockchain, AI generative, VR, phygitalā€¦ se queste sono le tante forme/idee dell’arte digitale di oggi, in Italia, tra i primi a intercettare in maniera sistematica questo nuovo corso e le sue diverse declinazioni, ĆØ stato il progetto Var Digital Art (VDA). Nato all’interno di Var Group come polo dinamico di sperimentazione, studio, ricerca e produzione dedicato al rapporto tra Arte, Digitale e imprese, dal 2018 VDA ha avviato una riflessione e unā€™indagine sull’avvento e sulla diffusione delle ā€œnuove tecnologieā€ attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea, per riflettere sul loro valore culturale e sul loro impatto sociale in ogni ambito. Var Digital Art indaga gli scenari dellā€™innovazione tecnologica attraverso i linguaggi dellā€™arte contemporanea, organizzando esposizioni, incontri e momenti di formazione, dando vita a contaminazioni tra discipline e professionisti.

Nasce da qui la collaborazione con IULM AI Lab, la cui prima espressione ĆØ il forum ā€œLe nuove frontiere dellā€™arte al tempo delle AI Generativeā€, un momento per condividere idee sul tema arte e AI – tra formazione ed impresa e le rispettive esperienze dello IULM AI Lab e di Var Digital Art. Aperto dal professor Guido Di Fraia, Presidente dello IULM AI Lab, prorettore allā€™innovazione e allā€™intelligenza artificiale, ed Alessandro Tiezzi, Head of Var Digital Art, al dibattito interverranno anche Rebecca Pedrazzi (storica e critica dā€™arte, IULM AI Lab), Davide Sarchioni (Art Director, Var Digital Art), Martina Rella (art project manager, IULM AI Lab), Jacopo Romagnoli – Head of Innovation – WEB3, Var Group – member of the board, Var Digital Art).

Il forum sarĆ  anche l’occasione per annunciare un ulteriore progetto frutto della sinergia tra IULM AI Lab e Var Digital Art: VDA Award, il premio a cadenza biennale istituito da Var Digital Art by Var Group che avrĆ  il suo incipit a luglio 2023. VDA Award sarĆ  rivolto agli artisti italiani la cui ricerca costituisce un’eccellenza nell’ambito delle sperimentazioni artistiche legate all’impiego delle tecnologie digitali. La partecipazione al premio ĆØ su invito formulato da un comitato scientifico composto da critici, curatori, studiosi ed esperti nominati per l’occasione. Il vincitore avrĆ  la possibilitĆ  di partecipare ad alcuni dei LABS dello IULM AI Lab per l’anno 2024.

La partecipazione in presenza al forum ĆØ su invito e sarĆ  trasmesso in diretta streaming sui canali social dello IULM AI Lab e di Var Digital Art.

Info e diretta: IG @vardigitalart @iulmailab

FONTE: Ufficio Stampa HF4 (Marta Volterra).

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