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Voci Umane: il festival del teatro di narrazione nei musei lombardi

Dal 24 agosto al 10 settembre, sette grandi artisti racconteranno storie di eroi, monache, migranti e molto altro in sette sedi museali straordinarie.

00_Generale_formato_fb-inAndrea Pennacchi, Federica Molteni, Marta CuscunĆ , Paola Roscioli, Ascanio Celestini, Arianna Scommegna, Lella Costa saranno protagonisti, dal 24 agosto al 10 settembre, della seconda edizione di Voci Umane. Musei e Teatro di Narrazione, il festival del teatro di narrazione promosso dalla Direzione regionale Musei Lombardia (Ministero della Cultura) per volontĆ  della direttrice Emanuela Daffra.

Lā€™edizione di avvio, la scorsa estate, ha registrato un successo in ognuna delle sette sedi museali coinvolte. Eguale successo ĆØ atteso per questa seconda prova di un festival che ĆØ riservato al ā€œteatro di narrazioneā€ e che si ĆØ imposto per la sua unicitĆ  e per la suggestione dei contesti che lo accolgono divenendone co-protagonisti. La scelta degli spettacoli si coniuga, infatti, con i luoghi, che a loro volta si legano agli spettacoli pur senza esserne ā€œraccontatiā€.

Qui, sul finire del giorno o al calare della notte, si diventa protagonisti, piĆ¹ che spettatori, in un incontro ogni volta unico e irripetibile, di un tempo sospeso in cui ĆØ bello stare vicini nellā€™ascoltare e vivere una storia.

Ā«I protagonisti delle sette serate sono stati scelti non solo perchĆ© grandi narratori e narratrici, ma per la profonditĆ  del loro sguardo che ci condurrĆ  su sentieri leggendari o in storie reali che ancora toccano tutti.

Ogni visitatore/spettatore, a suo modo, potrĆ  riconoscersi in questo narrare e portarsi a casa un ricordo piĆ¹ profondo e vivo di questi luoghi di bellezza che sono anche straordinarie lampade di Aladino. Presi in mano, strofinati, fanno scaturire pensieri, discussioni, emozioni che non si dimenticanoĀ», sottolinea Emanuela Daffra.

Il debutto ĆØ previsto in Valle Camonica, il 24 agosto al Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri (Naquane), con Andrea Pennacchi che ā€œaccompagnaā€ il pubblico Da qui alla luna, il percorso che i 16 milioni di alberi sradicati dalla tempesta ā€œVaiaā€ dellā€™ottobre 2018, se messi lā€™uno dopo lā€™altro, renderebbero possibile. Un racconto corale che ci fa rivivere, senza alcuna retorica e in un luogo dove millenni di storia ci avvolgono con la loro testimonianza, lā€™orrore di quei giorni attraverso lo sguardo degli abitanti delle vallate bellunesi. Lo stesso che oggi vive la Romagna travolta dal fango.

VenerdƬ 25 agosto, nellā€™area archeologica di Porta Castello presso il Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica a Cividate Camuno Federica Molteni racconta Gino Bartali. Eroe Silenzioso. In un museo che narra la conquista da parte di Roma della Valle – una valle schiva, ancora oggi intensamente vissuta su due ruote – si ripercorre lā€™epopea di un uomo che in biciletta ĆØ stato un campione e che, sempre in bicicletta, ha deciso da che parte stare. Senza clamori perchĆ© ā€œil bene lo si deve fare ma non lo si deve dire, che se lo dici si sciupaā€.

Sabato 26 agosto, Palazzo Besta, a Teglio, che nel Cinquecento fu abitato e decorato da donne colte e indomite, offre il contesto perfetto per Marta CuscunĆ , protagonista de La semplicitĆ  ingannata, spettacolo che ridĆ  voce alla storia vera di monache che, in quel medesimo secolo, lottarono contro le convenzioni sociali, rivendicando libertĆ  di pensiero e di critica nei confronti della cultura maschile.

Domenica 27 agosto, nel prezioso contesto della Villa Romana di Desenzano del Garda, aperta in questi anni alle ā€œmolte lingue della poesiaā€, attenta alle potenzialitĆ  della cultura per creare relazioni e occasioni di riscatto, Paola Roscioli con Lireta – a chi viene dal mare, porta un testo fondato sul diario di Lireta Katiaj e su quelli – mai scritti – dalle donne che su un gommone hanno inseguito il sogno di libertĆ  e di una vita migliore al di lĆ  di un mare.

VenerdƬ 1 settembre alla Cappella Espiatoria di Monza, luogo che intende ricordare e riparare un atto di violenza, luogo di storia e di memoria, Ascanio Celestini rivive in Radio Clandestina lā€™eccidio delle Fosse Ardeatine. La storia dei 335 uomini uccisi dai nazisti e sepolti in una cava sullā€™Ardeatina, viene ripercorsa attraverso la memoria orale di chi quei giorni li visse direttamente nella loro drammatica veridicitĆ  e riconsegnata a noi, attraverso il teatro, per non dimenticare.

La domenica 3 settembre, al Parco Archeologico di Castelseprio, Lella Costa con Stanca di Guerra. Castelseprio era un luogo fortificato, distrutto nel 1287 da Ottone Visconti perchĆ© roccaforte della famiglia nemica dei Della Torre. Distrutto con lā€™ordine che non fosse mai piĆ¹ ricostruito. Il luogo ideale dunque per ospitare la ripresa dello storico spettacolo di Lella Costa e riflettere insieme sul tema del conflitto e sui percorsi da intraprendere, tutti, per cercare di rendere la guerra un tabĆ¹, qualcosa ā€˜che non si puĆ² fareā€™.

Chiude, il sabato 10 settembre, al Museo Nazionale di Vigevano, Arianna Scommegna con Non sono nata per condividere odio interpreta il personaggio di Antigone. In un museo che racconta il passato soprattutto attraverso oggetti legati ai riti funebri riviviamo le scelte di una donna intransigente.

Nel nome della pietĆ  universalmente dovuta ai defunti, Antigone si scontra con lā€™impersonale rigidezza delle leggi umane, incarnando tensioni e contraddizioni ancora attualissime.

Ā«La scelta degli spettacoli ā€“ sottolinea Maria Grazia Panigada ā€“ ĆØ stata fatta per offrire al pubblico una varietĆ  di poetiche e di drammaturgie allā€™interno dello stile narrativo. Tutte le serate hanno perĆ² un comune denominatore: al centro cā€™ĆØ sempre il desiderio potente di uomini e donne di mettersi a servizio di una storia che vale la pena di essere narrataĀ».

Il biglietto dei singoli spettacoli ĆØ incluso nel titolo di ingresso al museo, qualora previsto.

La prenotazione ĆØ obbligatoria e sarĆ  possibile a partire dal 1Ā° di luglio sul portale Eventbrite.

FONTE: Ufficio Stampa Studio ESSECI (Sergio Campagnolo).

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