FELTRE (BL) – Araldica, storia, letteratura, numismatica, genealogia: il mondo degli stemmi, nelle sue molteplici declinazioni, è pronto a svelarsi dal 4 al 15 ottobre a Feltre. La cittadina alle porte delle Dolomiti si sta preparando ad accogliere il primo Festival italiano dedicato all’Araldica. Dieci giorni di incontri, oltre 20 appuntamenti in calendario tutti a partecipazione libera e gratuita e un unico obiettivo: raccontare attraverso i blasoni la ricchezza di un patrimonio artistico, storico e culturale che è parte costitutiva dell’Italia e di sue città dal cuore antico come Feltre.
“Per questo – spiega il sindaco Viviana Fusaro – abbiamo scelto di dare alla manifestazione un respiro nazionale. Gli stemmi costituiscono un linguaggio per immagini e colori che ritroviamo in tutto il nostro splendido Paese, ed il Festival di Feltre vuole essere un’occasione per approfondirlo o per farlo scoprire. Abbiamo pertanto proposto attività che possano coinvolgere sia cultori della materia che appassionati e curiosi di tutte le età”.
“L’appuntamento feltrino non è un divertissement per soli bambini, ma un appuntamento di notevolissimo rilievo storico e culturale – afferma l’Assessore alla Cultura di Feltre Flavia Colle – un’occasione offerta a tutti di capire e decrittare il linguaggio, il significato storico degli stemmi che possiamo scorgere su tanti beni culturali: dalle facciate delle case alle navate delle chiese, dai picchi delle cancellate ad antichi sigilli. Simboli, messaggi che per secoli sono stati perfettamente interpretati da chi li vedeva e che oggi ci paiono solo oggetti ornamentali perché abbiamo perduto la capacità di trasformare immagini grafiche, spesso complesse, in precisi ricordi storici e richiami al presente”.
Il Festival dell’Araldica, promosso dalla Città di Feltre con la collaborazione e il patrocinio del Ministero della Cultura, di Regione del Veneto, Città di Venezia, Associazione Nobiliare Regionale Veneta, Ordine di Malta. Gran Priorato di Lombardia e Venezia, Società Italiana di Studi Araldici, Associazione Editori Veneti, ci accompagna a riconquistare gli strumenti di lettura e comprensione che abbiamo perso. Basti pensare solo ai tanti leoni di San Marco, emblema della Serenissima, che ancora ritroviamo sul territorio un tempo collegato a Venezia; per non parlare dei numerosissimi stemmi di famiglie nobili anche oggi visibili in tutta Italia e numerosi anche a Feltre: saperli leggere e riconoscere nel loro valore significa comprendere meglio la vastità e ricchezza dei legami culturali politici che costruirono il passato dei singoli territori.
Il programma, illustrato a Venezia nei giorni scorsi, è decisamente denso e ricco di stimoli originali cui daranno voce studiosi e professionisti di rilievo nazionale anche in materie collegate all’araldica come Franco Cardini, Riccardo Falcinelli, Agostino Paravicini Bagliani, Gustavo Mola di Nomaglio, Paolo Fabris. Lungi dall’essere una manifestazione settoriale, il Festival sarà infatti opportunità per approfondire quanto tale disciplina sia presente in molteplici campi del sapere. In continuo aggiornamento, il calendario degli eventi è consultabile su www.visitfeltre.info.
Ogni giorno, uno o più appuntamenti pubblici consentiranno di mettere a fuoco simboli, evoluzioni, significati pubblici e altri reconditi degli stemmi.
Accanto agli incontri con studiosi ed esperti, per l’intero mese di ottobre si potranno ammirare mostre tematiche museali. È già aperta e continua sino al 29 ottobre “Le prigioni della mente. Draghi, basilischi, rettili fantastici”, mostra immersiva a cura di U.O. Cultura, Politiche Giovanili, Istruzione, Servizi all’Infanzia del Comune di Feltre. Trova sede nelle Antiche prigioni veneziane di Feltre.
L’esposizione ha per protagonisti draghi, basilischi, rettili fantastici: figure che nei secoli passati hanno animato la quotidianità dei nostri antenati come parte viva e reale dell’esistenza. Non erano solo figure dell’immaginario ma costituivano presenze concrete capaci di interagire con l’uomo influenzandone la vita. Esse esprimevano, nel loro stesso esistere, paure, sogni, credenze: le prigioni della mente, ovvero il patrimonio di convinzioni attraverso cui uomini e donne di tutte le età oggi come un tempo filtrano l’intera esperienza del reale. Cariche di valori emotivi e simbolici, diventavano parte di storie, di creazioni artistiche, di decorazioni, di stemmi. La mostra, che propone video e immagini realizzati con l’ausilio dell’Intelligenza Artificiale, prova a dar loro voce.
Una seconda rassegna aprirà i battenti venerdì 6 ottobre e resterà visibile sino al 31 marzo 2024. Si intitola “Di lame e di spade. Maestri spadai a Feltre tra il XV ed il XVII secolo”, è a cura di Michele Vello e Fabrizio Tonin e sarà al Museo Civico Archeologico sino al 31 marzo 2024.
La mostra per la prima volta offre uno spaccato sul mondo degli spadai feltrini e sull’eccellenza di produzioni che li resero celebri in tutta Europa. L’esposizione rende visibili al pubblico una quindicina di pezzi di assoluto interesse – da una trecentesca basilarda a lame, spade, stiletti ed armi in asta – il cui valore e la cui importanza sono stati riportati alla luce proprio grazie agli studi condotti in occasione della mostra.
Araldica, storia, letteratura, genealogia, numismatica, temi portanti del Festival feltrino, non sono solo temi per grandi. Anzi! Il programma è studiato anche per affascinare e coinvolgere i più piccoli, dai 4 ai 12 anni. Per loro sono stati infatti ideati laboratori in cui divertirsi, sperimentare e imparare tante nuove storie. Per far diventare i piccoli partecipanti protagonisti di storie di cappa e spada, di draghi e basilischi, per aiutarli a fantasticare sui curiosi animali che campeggiano su molti stessi della città.
“L’auspicio – dichiara l’Assessore al Turismo Maurizio Zatta – è che queste proposte siano un invito a scoprire, con il linguaggio araldico, anche la bellezza del territorio feltrino. A tal fine abbiamo attivato sinergie come quella con il Gruppo Sbandieratori Città di Feltre che il 15 ottobre regalerà alla città uno straordinario spettacolo in compagnia di figuranti sbandieratori provenienti da tutta Italia. Una grande festa in occasione anche dei loro quarant’anni e che riempirà il cielo feltrino dei colori degli stemmi delle bandiere”.
Calendario completo, orari e info: www.visitfeltre.
FONTE: Ufficio Stampa Studio ESSECI di Sergio Campagnolo.