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Leoncillo. Ritorno a Gubbio: una mostra dedicata al grande scultore umbro

Da oggi, 21 ottobre 2023 al 7 gennaio 2024, la città di Gubbio ospita una mostra che ripercorre il percorso artistico di Leoncillo Leonardi, tra espressionismo, neocubismo e tagli.

Leoncillo_Gubbio_grafica-mostra-inGUBBIO (PG) – È dedicata a Leoncillo Leonardi la mostra che la città di Gubbio ospita da oggi, 21 ottobre 2023 fino al 7 gennaio 2024 presso le Logge dei Tiratori (ingresso via della Repubblica, lato orologio). L’esposizione “Leoncillo. Ritorno a Gubbio”, curata da Enrico Mascelloni, con il coordinamento di Francesco Balsamo ed Elisa Polidori e la collaborazione di Maurizio Stazi, coinvolgerà nel suo itinerario di visita anche altre tre sedi della città eugubina: il Palazzo Ducale, il Museo Diocesano e il Park Hotel ai Cappuccini. L’inaugurazione della mostra è in programma per venerdì 20 ottobre, alle ore 17, a Palazzo Ducale, per proseguire poi nelle altre sedi.

La mostra è promossa dall’Associazione Culturale La Medusa con il patrocinio del Polo Museale dell’Umbria, del Comune di Gubbio, il sostegno della Fondazione Perugia ed il contributo della Regione Umbria, in collaborazione con la Diocesi di Gubbio, Palazzo Ducale di Gubbio, l’Associazione Host e il Park Hotel ai Cappuccini. Main sponsor è Colacem.

Il percorso artistico di Leoncillo (nato nel 1915 a Spoleto, scomparso prematuramente a Roma nel 1968) attraversa le fasi cruciali dell’arte del suo tempo: l’esordio nell’ambito delle scuole romane, dove porta all’estreme conseguenze, sino alle soglie dell’informale, la lezione espressionista di Scipione; il neocubismo del secondo dopoguerra, in cui la violenta perifrasi materica si placa, senza tuttavia estinguersi, in una più ordinata organizzazione spaziale; l’ultimo e celebrato decennio di attività, in cui la riconquista di una forma perduta avviene attraverso atti radicali come il “taglio”.

La mostra di Gubbio affronterà il lavoro di Leoncillo nel contesto del “paesaggio” morfologico e sociale umbro in cui nacque e che sempre resterà determinante per un’opera che pur si apre alle temperature più torride dell’avanguardia novecentesca. Dai primi disegni con “Ulivi” ai grandi “Tagli” e ai “San Sebastiano” della stagione finale quel “palinsesto di pietre della città in cui nacqui” è presente come un’ossessione che non si consuma. Di tutte le fasi della sua attività artistica, la mostra presenterà oltre 30 opere significative e una nutrita e rigorosa scelta di opere su carta, selezionate per venire messe in relazione con le sculture esposte, cogliendone dunque la natura non solo di bozzetti preparatori ma anche di vere e proprie varianti.

Per informazioni: tel. 075 9220904 – e-mail info@leoncillogubbio.it – sito web www.leoncillogubbio.it

FONTE: Ufficio Stampa Sara Stangoni Comunicazione.

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