Verrà presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma sabato 21 ottobre il film diretto da Michele Riondino, interpretato dallo stesso Riondino, con Elio Germano, Vanessa Scalera, Domenico Fortunato, Gianni D’Addario, Michele Sinisi, Fulvio Pepe, Marina Limosani, Eva Cela, e con Anna Ferruzzo e la partecipazione di Paolo Pierobon.
Uscirà, poi, nei cinema il 30 novembre.
Musiche originali di Theo Teardo e canzone originale “La mia terra”, di Diodato.
Abbiamo potuto nuovamente apprezzare in tv, durante l’estate, Michele Riondino nella serie “Il giovane Montalbano”, del 2015. Lunga e di rilievo la sua carriera sia in tv che al cinema.
In attesa di poter vedere il film, veniamo alla sinossi dello stesso.
1997. Caterino, uomo semplice e rude, è uno dei tanti operai che lavorano nel complesso industriale dell’Ilva di Taranto. Vive in una masseria caduta in disgrazia per la troppa vicinanza al siderurgico e nella sua indolenza condivide con la sua giovanissima fidanzata il sogno di trasferirsi in città.
Quando i vertici aziendali decidono di utilizzarlo come spia per individuare i lavoratori di cui sarebbe bene liberarsi, Caterino comincia a pedinare i colleghi ed a partecipare agli scioperi solo ed esclusivamente alla ricerca di motivazioni per denunciarli.
Ben presto, non comprendendone il degrado, chiede di essere collocato anche lui alla Palazzina LAF, dove alcuni dipendenti, per punizione, sono obbligati a restarvi privati delle loro consuete mansioni. Questi lavoratori non hanno altra attività se non quella di passare il tempo ingannandolo giocando a carte, pregando o allenarsi come fossero in palestra.
Caterino scoprirà sulla propria pelle che quello che sembra un paradiso, in realtà non è che una perversa strategia per piegare psicologicamente i lavoratori più scomodi, spingendoli alle dimissioni o al demansionamento. E che da quell’inferno per lui non c’è via di uscita.