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Stefano Cagol: We Are the Flood, la mostra al MAC di Lissone

Un progetto multidisciplinare e relazionale sullā€™ambiente, sostenuto dal Ministero della Cultura nellā€™ambito di Italian Council.

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Stefano Cagol, Far Before and After Us, 2022, video 4K, 4:20 min. / loop. Courtesy lā€™artista; PORT Perak, Malaysia; La Biennale di Venezia

LISSONE (MB) – Il MAC Museo d’Arte Contemporanea di Lissone presenta la mostra personale di Stefano Cagol We Are the Flood, parte dell’omonimo progetto su temi ambientali, multidisciplinare e relazionale, solitario e condiviso, realizzato grazie al sostegno della Direzione Generale CreativitĆ  Contemporanea del Ministero della Cultura nellā€™ambito di Italian Council (12a edizione, 2023), il programma di promozione internazionale dellā€™arte contemporanea italiana.

La mostra al MAC, a cura di Francesca Guerisoli, si sviluppa su tre piani del museo e ruota attorno a una nuova installazione: la scritta monumentale ā€œWE ARE THE FLOODā€. Il concetto ā€œnoi siamoā€ (we are) ĆØ il principio fondante del progetto, che consiste in un atto corale di consapevolezza che cause ed effetti non sono a noi estranei: noi siamo il diluvio distruttivo e la potenziale risposta.

Lā€™installazione We Are the Flood ĆØ realizzata con materie plastiche di scarto derivate dal petrolio, riciclate e riciclabili, multicolori e atossiche. Si tratta di un ā€œmonumentoā€ contemporaneo che rappresenta la nostra societĆ  e che, impiegando mille anni per degradarsi, a essa probabilmente sopravvivrĆ .

Lā€™opera entrerĆ  a far parte della collezione del MAC e verrĆ  completata da una serie di performance e video prodotti dallā€™artista nei prossimi mesi in diversi luoghi simbolici dal punto di vista naturale e antropocentrico, dalle foreste pluviali tropicali al deserto, fino alle lande artiche, spostandosi in Egitto, Malesia, Groenlandia e Kirghizistan grazie alla collaborazione di quattro partner internazionali.

La sera dell’inaugurazione ā€“ eccezionalmente alle ore 21, in occasione della XIX Giornata del Contemporaneo indetta da AMACI Associazione Musei d’Arte Moderna e Contemporanea Italiani ā€“ l’artista, come uno sciamano, realizzerĆ  un rituale contemporaneo. La performance si svolgerĆ  tra gli elementi che compongono la scritta ā€œWE ARE THE FLOODā€ e porterĆ  a un momento collettivo e propiziatorio, aprendo cosƬ il lungo viaggio che condurrĆ  l’opera nel mondo.

Nel percorso espositivo al MAC, la nuova opera verrĆ  contestualizzata attraverso dieci lavori, tra video e installazioni, che mostrano la coerenza della ricerca dell’artista, portata avanti a partire dagli anni Novanta, intorno al rapporto tra essere umano e ambiente, tra riferimenti filosofici e scientifici profondi e letture immediate ed evocative. Il materiale plastico di scarto compone Flu Game (2008), un paesaggio scultoreo con forme organiche, pensato nel 2008 per la mostra Eurasia a cura di Achille Bonito Oliva al Mart di Rovereto. Lā€™interferenza antropogenica diventa invece immateriale nellā€™opera Not to lose the stars (2023), per la quale lā€™artista si ĆØ servito del contributo di astronauti. Qui, la bellezza delle stelle ĆØ messa a confronto con lā€™inquinamento luminoso, impalpabile e diffuso, un iperoggetto, emblema dellā€™essere umano contemporaneo e della sua volontĆ  di controllo sulla natura. Nel confronto con dimensioni incommensurabili, Cagol nelle due opere video della serie Far Before and After Us (2022) affonda nellā€™evoluzione geologica della Terra, spingendosi dalle vallate alpine fino alle coste dei mari del nord per arrivare su unā€™isola norvegese, Golta, legata allā€™Orogenesi Caledoniana e alla nascita del continente europeo. In questi luoghi magnetici ed estremi, lā€™artista, in totale solitudine, ha innescato riti ancestrali del fuoco, immortalati in opere suggestive. Il fuoco diventa simbolo della posizione aggressiva dellā€™essere umano nei confronti di quanto lo circonda attraverso la neve in fiamme di Over Two Thousand (2007) e in Antagonismus. The Time of the Flood (2020), opera video in cui una fiamma chimica tossica generata dallo stesso artista penetra, aggredisce ed entra in conflitto addirittura con la superficie dellā€™acqua.

La mostra al MAC ĆØ il primo evento del progetto multi-sito, che vedrĆ  Stefano Cagol spostarsi al Cairo e nellā€™Asia sud occidentale tra novembre e dicembre 2023, e successivamente nellā€™Artico e in Asia centrale. Un ulteriore momento espositivo ĆØ previsto al MUSE ā€“ Museo delle Scienze di Trento, nel 2024. Infine al MAC avverrĆ  la restituzione finale dell’intera esperienza e la presentazione del libro dedicato.

Il progetto We Are the Flood ĆØ realizzato grazie al sostegno della Direzione Generale CreativitĆ  Contemporanea del Ministero della Cultura nellā€™ambito di Italian Council (12a edizione, 2023), il programma di promozione internazionale dellā€™arte contemporanea italiana.

Ente proponente ĆØ il Comune di Lissone, gestore del MAC Museo d’Arte Contemporanea di Lissone. Partner culturale e co-finanziatore ĆØ il MUSE ā€“ Museo delle Scienze di Trento. Partner di progetto sono diverse istituzioni internazionali: Ilulissat Art Museum / Arctic Culture Lab, Ilulissat, Groenlandia; Darb 1718, Contemporary Art & Culture Center, Cairo, Egitto; Port ā€“ People of Remarkable Talent, Ipoh, Perak, Malesia; Bā€™Art Contemporary, Bishkek, Kirghizistan.

Stefano Cagol (Trento, 1969) ĆØ un artista contemporaneo italiano.

Ha studiato a Milano all’Accademia di Brera e a Toronto alla Ryerson University, grazie a una borsa di studio post-dottorato del Governo del Canada. Due volte vincitore dellā€™Italian Council (2023, 2019) del Ministero Italiano della Cultura e di premi come il Visit di E.on Stiftung e il Terna per lā€™Arte Contemporanea, lavora negli ambiti dellā€™Arte Concettuale, Arte Ambientale, Eco Art e Land Art, riflettendo da anni sul nostro rapporto con gli altri e con lā€™ambiente, utilizzando sia elementi naturali che strumenti (super) tecnologici. Ha partecipato a biennali come la 59., 55., 54. Biennale di Venezia; Manifesta 11; 14. Biennale di Curitiba; 2. OFF Biennale Cairo; 1. Xinjiang Biennale; Barents Art Triennale 2013 e 1. Biennale di Singapore. Gli hanno dedicato mostre personali musei come il CCA Center for Contemporary Art di Tel Aviv (2021); Museo MA*GA di Gallarate (2019); Galleria Civica di Trento (2016); ZKM Karlsruhe (2012) e Mart ā€“ Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto (2000).

Ha realizzato performance tra le altre al Kunstmuseum Wolfsburg (2022), Parallel, Vienna (2020ā€“2021), Water Light Festival, Bressanone (2020), ReMap 3, Atene (2011), Pam, Ename-Oudenaarde (2011) e al MARTa Herford Museum a cura di Jean Hoet (2008). Ha tenuto letture e conferenze presso istituzioni come IBSA Foundation for scientific research a Lugano; Bauhaus University a Weimar; Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e Goldsmiths University a Londra.

Le sue opere sono parte di collezioni pubbliche e private, che includono istituzioni museali quali MA*GA di Gallarate; Mart di Rovereto; Museion di Bolzano; Nomas Foundation a Roma, Collezione UniCredit per l’arte; ZKM | Zentrum fĆ¼r Kunst und Medien a Karlsruhe e Ministero dell’Ambiente tedesco.

MAC Museo d’Arte Contemporanea – Comune di Lissone
Viale Elisa Ancona, 6, 20851 – Lissone MB

Orari
mercoledƬ e venerdƬ: 10-13
giovedƬ: 16-19
sabato e domenica: 10-12 / 15-19

FONTE: Ufficio Stampa e comunicazione Sara Zolla.

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