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Festival della Scienza di Genova: ultima giornata ricca di eventi

Domani, domenica 5 novembre 2023 si chiude la ventunesima edizione della manifestazione dedicata alla cultura scientifica, con mostre, laboratori, conferenze e spettacoli.

inGENOVA – Termina domani, domenica 5 novembre 2023, il Festival della Scienza di Genova, la manifestazione giunta alla ventunesima edizione e riconosciuta come uno dei più importanti eventi di diffusione della cultura scientifica al mondo. In programma, nell’ultimo giorno di manifestazione, oltre a 22 mostre e 63 laboratori, anche 8 conferenze, 2 eventi speciali e 1 spettacolo: Green Plasma (ore 10), Giochiamo con le parole (ore 10, 11, 15, 16), Esserci o non esserci, concavo o convesso (ore 11), Lampi di luce blu per studiare l’universo (ore 15), Perché sogniamo? (ore 15), Un centro nazionale per la biodiversità (ore 15), La biofisica svela le impronte della vita (ore 15.30), Nel nome della rosa: il fiore della Valle Scrivia (ore 15.30), L’impronta delle notti insonni sul cervello (ore 16), Computer quantistici, tra mito e realtà (ore 18) e Rilevatore e rivelatore di fate (ore 19).

Il programma di conferenze, eventi speciali e spettacoli
Per tutta la giornata, dalle 10 alle 19, in Piazza delle Feste si tiene l’evento speciale Green Plasma, un innovativo sistema mobile in grado di trasformare in energia pulita i rifiuti di plastica raccolti in mare. L’evento è tenuto da Francesca Garaventa, Elisa Costa, Roberta Miroglio, Manuel Lai, Roberto Salucci, Francesco Regoli, Stefania Gorbi e Alessandro Nardi. Al Piccolo Teatro di Palazzo Ducale è invece in programma l’evento speciale Giochiamo con le parole (ore 10, 11, 15 e 16) con l’enigmista Giorgio Dendi. Alle ore 11, l’incontro Esserci o non esserci, concavo o convesso (Archivio Storico del Comune di Palazzo Ducale) in cui la divulgatrice Sandra Lucente, partendo dai romanzi di Italo Calvino, affronta il dualismo presenza-assenza tra letteratura e matematica.

Il cielo è osservabile anche tramite i telescopi Cherenkov, in grado di rilevare i lampi di luce blu che sono la diretta conseguenza dell’interazione dei raggi gamma con l’atmosfera terrestre. In Lampi di luce blu per studiare l’universo (ore 15, Biblioteca Universitaria di Genova) ne approfondiscono il funzionamento e le prospettive future il principal investigator del programma Astri (Astrofisica con Specchi a Tecnologia replicante Italiana), già direttore dell’Osservatorio Astronomico di Brera, Giovanni Pareschi e la responsabile scientifica del progetto Cherenkov Telescope Array Observatory Roberta Zanin, moderati dall’astrofisica dell’Inaf impegnata nella divulgazione di Astri e Ctao Laura Paganini.

Alle ore 15, nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, Antonio Zadra, neuroscienziato fra i più noti specialisti mondiali del sonno, propone una teoria innovativa che riconosce il sogno come uno strumento per cogliere il significato di informazioni latenti nella memoria in Perché sogniamo?. In Sicilia, a Palermo, sarà costruito il National Biodiversity Future Center (Nbfc), che mira ad affrontare con attività di ricerca innovative, interdisciplinari e di frontiera il monitoraggio, la conservazione, il ripristino e la valorizzazione della biodiversità italiana. Al Festival è presentato dall’ecologa e biologa marina Simonetta Fraschetti, dal direttore dell’Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine del Cnr Gian Marco Luna, dalla responsabile del laboratorio miQ dell’Istituto di Bioimmagini e Fisiologia Molecolare del Cnr Gloria Bertoli e dal medico specializzato in interazione tra nutrizione, stile di vita e salute Hellas Cena, moderati dal coordinatore dello Spoke 8 del National Biodiversity Future Center Alberto Di Minin, in Un centro nazionale per la biodiversità (ore 15, Archivio Storico di Genova di Palazzo Ducale).

In occasione del cinquantesimo anniversario della nascita della Società Italiana di Biofisica Pura e Applicata, Ranieri Bizzarri, primo ricercatore del gruppo di “Nanoscale Biomedicine”, Alberto Diaspro, fisico e presidente della Sibpa, nonché presidente del Consiglio Scientifico del Festival della Scienza, e Velia Minicozzi, ricercatrice in biochimica applicata alla medicina, con la moderazione dell’esperto in microscopia ottica avanzata Paolo Bianchini, discutono dell’importanza della biofisica nella comprensione dei sistemi viventi nella tavola rotonda La biofisica svela le impronte della vita (ore 15.30, Area Archeologica dei Giardini Luzzati).

Nell’incontro Nel nome della rosa: il fiore della Valle Scrivia (ore 15.30, Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale), il direttore di Coldiretti di Genova e della Spezia Paolo Campocci, l’assessore comunale di Busalla Fabrizio Fazzari, la farmacista e responsabile scientifico di Helan e specializzata in cosmetici naturali Malva Moncalvo e la titolare di un’azienda certificata Bio dal 2013 che produce sciroppo di rose Maria Giulia Scolaro, moderati dall’etnobotanica Laura Cornara discutono della valorizzazione del territorio attraverso i prodotti tipici, soffermandosi sulla rosa della Valle Scrivia. Torna il tema del sonno nella lectio magistralis L’impronta delle notti insonni sul cervello (ore 16, Auditorium del Galata Museo del Mare) in cui la neuroscienziata Luisa De Vivo, con la moderazione del giornalista scientifico di Nature Italy Nicola Nosengo, mostra cosa succede alle cellule del cervello quando si dorme e, soprattutto, quando non lo si fa abbastanza, in particolare durante l’adolescenza.

La robotica e l’Intelligenza Artificiale sono basati su algoritmi che richiedono calcolatori sempre più performanti. Nella conferenza sostenuta da Leonardo Computer quantistici, tra mito e realtà (ore 18, Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale) Ilaria Siloi, fisica computazionale, Sabrina Maniscalco, vicedirettore del centro di eccellenza per le tecnologie quantistiche di Helsinki, e Leonardo Quattrucci, il più giovane consigliere del Centro europeo per la strategia politica della Commissione europea, parlano con la moderazione del giornalista scientifico Leonardo De Cosmo della reale situazione del computer quantistico.

A chiudere la ventunesima edizione del Festival della Scienza una caccia al tesoro tra musica, magia e tecnologia: alla Sala Dino Campana alle ore 19 è in programma Rilevatore e rivelatore di fate, uno spettacolo ideato da Vibrisse Studio Savona e dalla filosofa Lorenza Saettone basato sull’album del cantautore Max Manfredi “Il grido della fata”, finalista al Premio Tenco. Gli esseri umani possono ancora esistere, oggi, senza una relazione bidirezionale con le più svariate protesi tecnologiche? Lo spettacolo, adatto a bambini e ragazzi dagli 11 ai 19 anni, cerca di dare una risposta a questa domanda attraverso un’originale caccia al tesoro condotta da Gabriele Santucci e Marcello Stefanelli, fondatori di Vibrisse Studio.

Fino a domenica 5 novembre 2023 35 luoghi di Genova ospitano il ricco programma del Festival della Scienza, composto nel dettaglio da 97 conferenze, 86 laboratori, 26 mostre, 3 spettacoli, 27 eventi speciali. In 11 giorni, la manifestazione coinvolge 300 scienziati e personalità illustri italiani e stranieri e quasi 350 tra enti, associazioni, aziende e editori che hanno partecipato alla composizione del programma. A legare tutti gli eventi del Festival la parola chiave della ventunesima edizione Impronte.

Informazioni e biglietti
Il programma completo del Festival è disponibile sul sito www.festivalscienza.it, da cui è possibile anche scaricare il pdf del catalogo. Attivo il call center gratuito del Festival al numero 010 8934340, per informazioni e prenotazioni. L’acquisto dei biglietti si può effettuare sul sito del Festival (senza necessità di ritiro in biglietteria) e all’Infopoint allestito nel cortile interno di Palazzo Ducale, in cui gli animatori possono fornire anche consigli sulle attività da seguire nel corso della giornata. Maggiori informazioni sui biglietti su https://www.festivalscienza.it/info-utili.

FONTE: Ufficio Stampa Festival della Scienza.

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