GENOVA – Prosegue domani, sabato 4 novembre 2023 il Festival della Scienza di Genova, la manifestazione giunta alla ventunesima edizione e riconosciuta come uno dei più importanti eventi di diffusione della cultura scientifica al mondo. In programma, nel penultimo giorno di manifestazione, oltre a 22 mostre e 65 laboratori, ben 14 conferenze e 4 eventi speciali: Giochiamo con le parole (ore 10, 11, 15 e 16), L’impronta, la Terra, la mappa (ore 10.30), Soundwalk – Suoni che ci emozionano (ore 10.30 e 15), Alla ricerca dell’impronta di Antonio Stradivari (ore 11), Pane nostro (ore 11), Convergenza artificiale (ore 15), La natura non ha copyright (ore 15), Passi nel tempo (ore 15), Ali oceaniche e piume lazzaro (ore 15.30), Tracce sul fondo (ore 15.30), Comprendere la fisica con la letteratura (ore 16), Il talento del cervello (ore 17.30), Origami spiegati e dispiegati (ore 17.30), Licenza di uccidere (ore 18), What a wonderful planet (ore 18.30), Chemistry Show (ore 19.15), Batteriofagi contro super batteri (ore 21) e Pirobazia Show (ore 21).
Il programma di conferenze ed eventi speciali
La giornata inizia con l’evento speciale Giochiamo con le parole, in programma alle ore 10, 11, 15 e 16, al Piccolo Teatro di Palazzo Ducale, con l’enigmista Giorgio Dendi. Franco Farinelli, geografo di fama internazionale, con L’impronta, la Terra, la mappa conduce il pubblico in un’affascinante riflessione su come è cambiata e cambierà ancora la percezione della geografia del pianeta interrogandosi sulla natura geografica della realtà e del processo cognitivo (ore 10.30, Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale).
Una passeggiata lenta per le bellezze della città ascoltando i suoni circostanti del paesaggio: Claudia Ferretti, docente ed esperta di Analisi Sensoriale, Pasquale Capuozzo, psicologo ed esperto di neuropsicologia clinica dell’età evolutiva e ricerca interdisciplinare e Giorgio Presti, sound designer, conducono il pubblico in Soundwalk – Suoni che ci emozionano (ore 10.30 e 15) con partenza dal Belvedere Luigi Montaldo di Spianata Castelletto.
La materialità dell’arte, e nello specifico della musica, è invece affrontata nell’incontro Alla ricerca dell’impronta di Antonio Stradivari (ore 11, Archivio Storico del Comune di Palazzo Ducale) in cui il chimico Giacomo Fiocco e l’esperta di tecnologie applicate ai beni culturali Chiaramaria Stani, con la moderazione del responsabile della comunicazione scientifica di Ceric Marcello Turconi, parlano dei celebri violini di Stradivari e delle nuove tecniche che hanno permesso di ottenere informazioni cruciali sui processi di finitura del maestro cremonese, ancora oggi protagonista di un grande dibattito tra i liutai contemporanei, i ricercatori e gli esperti di strumenti musicali. Alla stessa ora, alla Biblioteca Universitaria di Genova, l’incontro Pane nostro in cui l’agronomo Luigi Cattivelli si sofferma sul valore strategico della pianta del grano, cercando di contrastare la disinformazione che ammanta certe “trovate” del marketing e facendo capire perché parlare di varietà antiche o moderne ha poco senso.
La cybersicurezza ha sempre più a che fare con l’intelligenza artificiale che, negli ultimi anni, ha avuto una crescita esponenziale. In effetti, è una parola sulla bocca di tutti, ma che cos’è veramente? Qual è il rapporto con l’intelligenza biologica? Dove può arrivare e, soprattutto, dobbiamo averne paura o accoglierla con fiducia? Di tutto questo si parla in Convergenza artificiale (ore 15, Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale), con Marco Hernández, fisico che sviluppa algoritmi per l’intelligenza artificiale e Ángel Canal, biologo specializzato in neuroscienze computazionali. Sempre alle ore 15 ma in Biblioteca Universitaria, nell’incontro La natura non ha copyright l’esperto di biomimetica Stefano Roccio racconta come imitando i meccanismi che governano la natura gli esseri viventi cerchino le soluzioni alle proprie necessità.
L’icnologia, la scienza che studia le tracce lasciate dagli umani, è invece il tema trattato da Marco Avanzini, geologo, esperto di relazioni uomo-ambiente in territorio montano, nella lectio magistralis Passi nel tempo (ore 15, Archivio Storico del Comune di Palazzo Ducale). Il più giovane dei protagonisti del Festival della Scienza 2023 è senza dubbio Francesco Barberini, appassionato ornitologo di 16 anni nominato dal Capo dello Stato Sergio Mattarella Alfiere della Repubblica Italiana per meriti scientifici e divulgativi. Insieme a Marco Preziosi, illustratore e artista naturalista, e a Francesco Tomasinelli, fotogiornalista specializzato in scienza e natura, in Ali oceaniche e piume lazzaro (ore 15.30, Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale) porta alla scoperta degli uccelli marini e dei loro supersensi. La foca monaca è uno dei mammiferi più “elusivi” del mondo marino che, in determinate zone, era considerata estinta ma, grazie a una nuova tecnica investigativa, si è scoperto che sta tornando a colonizzare ampie aree del Mediterraneo. In La foca monaca esce dalla clausura (sabato 28 ottobre, ore 17.30, Archivio Storico del Comune di Palazzo Ducale) l’ideatrice di questo metodo Elena Valsecchi, insieme all’ingegnere e fotografo naturalista Emanuele Coppola e con la moderazione del fotogiornalista Francesco Tomasinelli, fanno scoprire il progetto Spot the Monk e le iniziative di citizen science che lo sostengono.
Di un drone subacqueo pensato per monitorare e tutelare le acque marine, e in grado di individuare le conseguenze spesso poco rilevabili di attività come la pesca a strascico, si soffermano in Tracce sul fondo (ore 15.30, Area Archeologica dei Giardini Luzzati) l’esperto di robotica subacquea Riccardo Costanzi e il direttore delle campagne di Greenpeace Italia Alessandro Giannì, con la moderazione dell’ecologa Monica Montefalcone. Il Festival della Scienza 2023 celebra il centenario dalla nascita di Italo Calvino, il grande scrittore del Novecento le cui opere manifestano la sua straordinaria attenzione agli sviluppi della scienza e alle sue implicazioni epistemologiche. In Comprendere la fisica con la letteratura (ore 16, Auditorium del Galata Museo del Mare), questi due mondi si uniscono grazie al lavoro del fisico matematico Gian Italo Bischi e del fisico “letterato” Giovanni Darconza che, con la moderazione della matematica e divulgatrice Sandra Lucente, mostrano come sia possibile capire sistemi fisici complessi tramite la lettura di alcune delle più belle pagine di Calvino.
Catturare l’impronta del cervello è l’ambizione degli scienziati di tutto il mondo. Le nuove tecnologie aiutano a farlo: ad approfondire questo tema Michela Matteoli, neuroscienziata e coordinatrice del Neuro Center dell’ospedale universitario milanese Humanitas, che nella conferenza Il talento del cervello (sabato 4 novembre, ore 17.30, Biblioteca Universitaria di Genova) parla della plasticità cerebrale, cioè la proprietà del cervello di modificare sé stesso, di adattarsi al mondo e di autoripararsi. Del rapporto tra la matematica e l’arte degli origami, parla il matematico e divulgatore Francesco Fumagalli in Origami spiegati e dispiegati (ore 17.30, Archivio Storico del Comune di Palazzo Ducale). In Licenza di uccidere (ore 18, Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale) la chimica, scrittrice e comunicatrice scientifica Kathryn Harkup svela il ruolo della scienza nel mondo di James Bond.
Tra immagini, musiche e letture, la conferenza-spettacolo What a wonderful planet (ore 18.30, Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale) celebra le bellezze della Terra, spesso minata dalle azioni umane, grazie alle voci dell’esperto di cambiamento globale Stefano Aliani, della comunicatrice scientifica del Cern e giornalista scientifica Paola Catapano e dell’attrice e cantante Ottavia Fusco Squitieri. Spostandosi in Piazza delle Feste, alle ore 19.15 è in programma Chemistry Show, un evento speciale in cui i chimici Mirela Dragomir, Matic Lozinsek e Kristian Radan mostrano ai partecipanti degli esperimenti semplici e originali da poter replicare, con la giusta dose di accortezza, anche nella propria cucina.
Del grave pericolo che rappresentano i batteri resistenti agli antibiotici e, contestualmente, di come i batteriofagi possono aiutare nel contrastarla trattano in Batteriofagi contro super batteri (sabato 4 novembre, ore 21, Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale) l’esperto di uso terapeutico dei batteriofagi della Yale University Benjamin Chan, la microbiologa Mariagrazia Di Luca e il dirigente medico dell’ospedale Giannina Gaslini di Genova Alessio Mesini, con la moderazione di Alessia Franceschi. A chiudere la decima giornata del Festival della Scienza è l’evento speciale Pirobazia Show, inizialmente previsto per sabato 28 ottobre e rimandato a causa del maltempo. L’evento, in programma alle ore 21 in Piazza Piccapietra, mostra come sia possibile camminare su braci accese a temperature che possono arrivare a 800 gradi centigradi senza farsi alcun male (i minorenni per le prove devono essere accompagnati dai genitori).
Fino a domenica 5 novembre 2023 35 luoghi di Genova ospitano il ricco programma del Festival della Scienza, composto nel dettaglio da 97 conferenze, 86 laboratori, 26 mostre, 3 spettacoli, 27 eventi speciali. In 11 giorni, la manifestazione coinvolge 300 scienziati e personalità illustri italiani e stranieri e quasi 350 tra enti, associazioni, aziende e editori che hanno partecipato alla composizione del programma. A legare tutti gli eventi del Festival la parola chiave della ventunesima edizione Impronte.
Informazioni e biglietti
Il programma completo del Festival è disponibile sul sito www.festivalscienza.it, da cui è possibile anche scaricare il pdf del catalogo. Attivo il call center gratuito del Festival al numero 010 8934340, per informazioni e prenotazioni. L’acquisto dei biglietti si può effettuare sul sito del Festival (senza necessità di ritiro in biglietteria) e all’Infopoint allestito nel cortile interno di Palazzo Ducale, in cui gli animatori possono fornire anche consigli sulle attività da seguire nel corso della giornata. Maggiori informazioni sui biglietti su https://www.festivalscienza.it/info-utili.
FONTE: Ufficio Stampa Festival della Scienza.