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Un viaggio nell’arte di Azia Maria Sammartano: tra audacia, innovazione e la sfida di reinventare la realtà

Azia Maria Sammartano, un'artista torinese conosciuta per la sua capacità di sfidare le convenzioni artistiche tradizionali attraverso un'arte poliedrica e innovativa.

Sammartano è una figura di spicco nel mondo dell’arte contemporanea, nota per la sua visione unica e il suo impegno instancabile. Esporrà le sue opere ad (un)fair – Monat Gallery, un evento che si svolge dal 1 al 3 marzo 2024 presso il Superstudio MAXI di Milano.

Nel corso della sua carriera l’artista ha continuato a sperimentare, sfidando le convenzioni e ispirando il pubblico con le sue opere provocatorie e coinvolgenti. Le abbiamo rivolto alcune domande per conoscerla meglio.

Quali opere hai intenzione di esporre durante l’evento?

Alla mostra sarò con alcune opere che la galleria ha scelto tra cui Madonna moderna blu, Train e Legend, di cui allego una descrizione. Non ho ancora idea se la galleria sceglierà tutte e tre le proposte oppure solo due delle tre.

Madonna moderna blu: la dimensione sarà 40×30 cm e sarà con cornice. (La Madonna moderna rappresenta una figura femminile complessa e potente. La sua presenza nella società contemporanea è caratterizzata dalla capacità di conciliare diversi ruoli e identità. Come donna, la Madonna moderna incarna la forza e la resilienza di coloro che lottano per uguaglianza di genere e libertà di espressione. In un mondo in continua evoluzione, la Madonna moderna si adatta ai cambiamenti sociali e culturali, diventando simbolo di progresso e cambiamento. La sua voce, calma e pacata, si fa sentire nelle sfide quotidiane che le donne affrontano, rendendo la sua presenza avvertita sia nel contesto familiare che professionale. La Madonna moderna è in grado di trasmettere un senso di unità e solidarietà tra le donne di tutto il mondo, incoraggiando il senso di sorellanza e l’empowerment femminile. In definitiva, la Madonna moderna è un’icona contemporanea che rappresenta la complessità e la forza delle donne nella società odierna. Esse nascono perciò dal genio, dalla cura, dala cultura, ma soprattutto dalla sottocultura del rotocalco e dalla televisione pomeridiana. Donne, Madonne che hanno suggerimenti per le giovani menti di Internet e della società delle informazioni contemporanea. Madonne superate che scelgono di rinnovarsi, come un gentiluomo ha fatto qualche tempo fa su TikTok. Madonne madri, Madonne in carriera, Madonne dei diritti civili, Madonne per Madonne.)

Train: la dimensione è 30×40 cm. foto su lamina di alluminio da esposizione. (C’è qualcosa riguardo al treno che mi riempie di speranza ed eccitazione. Forse è il ritmico rumore del motore o la vista dei binari che si estendono all’orizzonte. Qualunque cosa sia, so che quando salgo su un treno, sto intraprendendo un viaggio pieno di possibilità. Forse sto dirigendomi verso una nuova città o riallacciando i legami con vecchi amici. Forse sto lasciando alle spalle qualcosa che non mi serve più o inseguendo un sogno che arde dentro di me da anni. Qualunque sia il motivo, so che il treno mi porterà là, e questo pensiero mi riempie di energia e motivazione in modo indescrivibile. C’è qualcosa nell’essere su un treno, circondata da altri viaggiatori che stanno percorrendo le loro strade, che mi fa sentire connessa al mondo in un modo difficile da trovare altrove. E così salgo a bordo del treno con il cuore pieno di speranza, sapendo che qualunque cosa mi attenda, sono pronta ad affrontarla a testa alta e con un senso di ottimismo che può nascere solo dall’emozione del viaggio.)

Legend: la dimensione è 30×40 cm. foto su lamina di alluminio da esposizione. (La leggenda narra che nella città incantevole di Torino si svolga un racconto di trionfo e ispirazione. È una storia di spirito indomabile e determinazione incrollabile, dove i sogni prendono il volo e le possibilità sono illimitate. Torino, con la sua ricca storia e la cultura vibrante, è da lungo tempo un rifugio per coloro che cercano la grandezza. Le strade risuonano dei passi delle leggende del passato, il cui lascito serve come costante promemoria di ciò che si può realizzare. Qui, l’aria crepita di un’energia contagiosa, accendendo un fuoco nei cuori di coloro che osano sognare. È una città che ti invita a superare i tuoi limiti, a vincere ogni ostacolo che si frappone tra te e il successo. Torino è un santuario per i sognatori, un luogo in cui le aspirazioni vengono coltivate e trasformate in realtà. Lascia che il ritmo del cuore pulsante di questa città ti guidi verso la tua stessa grandezza. Abbraccia le sfide, perché sono il carburante che ti spinge avanti. Torino è una testimonianza del potere della perseveranza, un promemoria che il cammino verso il successo è lastricato di duro lavoro e fede incrollabile. Quindi, lascia che il tuo spirito si alzi in volo e i tuoi sogni prendano il volo in questa terra di leggende. Torino ti attende, pronta ad abbracciare gli audaci e i coraggiosi, offrendo un mondo di opportunità per chi osa coglierle.)

In che modo pensi che la tua arte si allinei con la visione di (un)fair e MONAT Gallery?

MONAT Gallery è da sempre conosciuto come uno spazio che punta all’innovazione e al rinnovamento costante del Mercato dell’Arte, la Galleria e i suoi curatori hanno l’obiettivo di raggiungere ogni angolo del mondo nel modo più moderno possibile. La galleria è nel pieno della città vecchia di Madrid, sostiene gli artisti emergenti e ha da sempre collaborazioni con visioni alternative e che puntano a superare gli stereotipi e le barriere, aspetto che nella mia produzione artistica è sempre un nodo centrale. La (un)fair invece ha già un legame nel concetto stesso di idea di fiera-non fiera, mi rappresenta nel mio nome d’arte, essereilnonessere, come amo definirmi. In una critica Maria Grazia Todaro ( Art Director e Critico di QueenArtStudio Gallery ) mi ha definito “… La sua definizione di sé come ‘non artista’ sembra essere un manifesto che sottolinea la sua volontà di sfidare le convenzioni artistiche e di esplorare i confini tra l’essere e il non essere. Le opere di Sammartano sono una rappresentazione visiva di questo paradosso, invitando lo spettatore a interrogarsi sulla natura della realtà e sulla nostra percezione di essa. Le sue creazioni ci immergono in un mondo in cui tutto sembra possibile, in cui ciò che è tangibile si mescola con ciò che è intangibile…”.

Come definiresti il tuo stile artistico in questo momento e quali sono state le tue principali influenze?

Il mio stile artistico ad oggi è sicuramente eclettico e poliedrico, dettato dalle sensazioni e dal momento. Negli ultimi mesi, ad esempio, sto cercando di sperimentare maggiormente il collage e anche l’uso della china in colori tiepidi a contrasto. L’uso del collage è sicuramente tratto da un sistema di influenze come quella derivata dall’influenza del graffittismo. L’idea stessa del rendere nobile un’arte considerata semplice e povera, mi intriga e mi spinge verso il superamento di questa barriera. L’idea di usare icone importanti e significative per esprimere concetti dirompenti, rompe la quotidianità e l’anima tiepida della società. Per il colore ultimamente sto sperimentando l’uso della linea e della china a schizzo per “togliere” e “pulire” come spesso era solito ad esempio fare Picasso nei suoi studi. Picasso nel suo periodo del cubismo sintetico rappresenta bene quello che ultimamente mi spinge a sperimentare novità mai provate prima.

C’è un’opera d’arte o un artista in particolare che ti ha ispirato o influenzato nel tuo percorso artistico?

Emma Amos è una famosa pittrice americana che ha affrontato molte questioni importanti nella sua arte, come il razzismo e il femminismo. La sua capacità di raccontare storie attraverso i suoi dipinti e di affrontare questioni sociali ed emotive mi ispira profondamente. Gyotaku è una tecnica di stampa giapponese che utilizza pesci o altri organismi marini come matrice. L’utilizzo di materiali naturali e la bellezza dei dettagli che si possono ottenere con questa tecnica mi affascinano e mi ispirano ad esplorare nuove possibilità artistiche. Yves Klein era un famoso artista francese noto per l’uso del colore blu come elemento centrale della sua arte. La sua capacità di creare opere d’arte emotive e vibranti che hanno un impatto sullo spettatore mi spinge a sperimentare con il colore e cercare di trasmettere emozioni attraverso il mio lavoro. Queste tre fonti di ispirazione mi aiutano a esplorare temi importanti e ad approfondire la mia connessione con il mondo. Ognuna di queste fonti mi spinge a sperimentare e sviluppare il mio stile artistico in modi nuovi e interessanti. (Ndr: di  questo e altro l’artista ha anche parlato in un’intervivsta su www.artistcloseup.com/blog/interview-azia-maria-sammartano)

Qual è stato il momento più significativo della tua carriera artistica fino ad ora?

Il 2023 è stato ricolmo di molti successi e di tante partecipazioni artistiche, ma se devo essere sincera la partecipazione che maggiormente mi ha colpito e coinvolto è stata “Paratissima 2023”, dove ho intessuto relazioni artistiche e creato nuove connessioni che mi hanno spinto a sperimentare nuove tecniche. Il progetto portato a Paratissima era a me molto caro e riguardava “La giornata”. La giornata inizia poco prima di aprire gli occhi, tra sogni e consapevolezza. Il progetto inizia (“East B“) con le ultime sensazioni di benessere di quell’amore improvviso che la nostra mente ci ricorda nel profumo che sveglia la memoria episodica; gli occhi si aprono quindi al nuovo giorno con la consapevolezza che non si potrà mai entrare due volte nello stesso fiume (“Panta Rei“). Continua con la lettura del quotidiano durante il caffè della colazione (“NoREED“). La lettura rende vivida nella mente la sensazione che sempre meno la conoscenza delle notizie passa dalla lettura cartacea. Svanirà? Poi gli imprevisti della giornata arrivano (“Rompermi”). E se invece fosse solo un bel modo per dire all’universo di regalarci qualcosa di nuovo che diversamente non sarebbe mai capitato? Si accettino le proprie debolezze e ferite senza fingere, è il primo passo per poter affrontare la verità e difficoltà della vita, per riconoscersi e per riconoscere l’altro da sè (“Chintsugi“). Ora vai, puoi farcela!

Come descriveresti il tuo processo creativo?

Da molti anni seguo corsi di yoga, meditazione e consapevolezza personale. È interessante notare che ritrovarsi immersi in un periodo di meditazione o di profonda introspezione porta spesso alla produzione personale di opere significative. Questa riflessione silenziosa spesso ti consente di approfondire le tue emozioni, pensieri ed esperienze, portando alla fine alla creazione di qualcosa di significativo. L’intensità emotiva può fungere da catalizzatore per l’espressione creativa. Traggo sempre ispirazione dalle emozioni, che siano gioia, tristezza, rabbia o amore, a volte anche da quelle delle persone che mi sono più vicine emotivamente. Queste intense emozioni possono accendere una scintilla interiore, spingendomi ad esprimere i miei sentimenti attraverso l’arte. Inoltre, altrettanto spesso la società in cui si vive influenza notevolmente la mia produzione creativa. Eventi sociali, movimenti culturali o cambiamenti significativi possono fungere da sfondo che modella la prospettiva e fornisce una lente unica per mostrare emozioni e idee. Quando osservo o sperimento l’impatto di tali eventi, sono spesso spinto a creare qualcosa che rifletta la percezione o la reazione a queste circostanze. La connessione tra meditazione, eventi emotivamente intensi e produzione creativa è un viaggio profondamente personale e individuale, ma mi porta sempre a produzioni che il pubblico percepisce come altamente coinvolgenti. E’ una testimonianza del potere dell’introspezione, dell’esplorazione emotiva e della capacità di incanalare questi elementi in sforzi artistici.

Quali sono i tuoi obiettivi futuri nel panorama artistico contemporaneo?

L’arte è un mezzo di espressione che abbraccia molteplici forme e sfaccettature, offrendo una piattaforma per la libertà di pensiero e di espressione. Attraverso la pittura, la scultura, la musica, la danza e molte altre discipline creative, gli artisti possono trasmettere messaggi profondi e coinvolgenti. Inoltre, l’arte svolge un ruolo cruciale nel promuovere la libertà femminile e nell’affrontare le questioni legate all’uguaglianza di genere. Le donne artiste hanno storicamente lottato per ottenere un riconoscimento pari a quello degli uomini nel mondo dell’arte, ma grazie al loro impegno e alla loro determinazione, sono riuscite a farsi strada e a lasciare un’impronta significativa. Inoltre, l’arte può essere uno strumento potente per il giornalismo visivo, poiché le opere d’arte possono raccontare storie e sfidare le convenzioni sociali in modo unico. L’arte, quindi, gioca un ruolo fondamentale nella società, stimolando il pensiero critico e aprendo la strada a nuove prospettive e possibilità. Mi piacerebbe, ad esempio, essere artista all’interno di un movimento culturale fondamentale per la società, come quello di “Non una di meno”.

Come equilibri la necessità di esprimerti liberamente con le pressioni commerciali del mondo dell’arte?

Potrei essere molto più prolissa e trovare modi diversi di esprimerlo, ma per questa domanda devo essere sincera. Ho scelto di non sentire su di me le pressioni commerciali, sarei erroneamente influenzata dalla vendita e dalle commissioni e questo renderebbe poco fluido, libero e fluente il mio processo creativo. Ho scelto di essere libera, poliedrica e mutevole, come lo scorrere delle acque, come il volo migratorio degli uccelli. Essere un canarino in gabbia non è da me, voglio essere libera di migrare e visitare, anche solo con l’anima e gli occhi, l’universo intero.

Quali consigli daresti ad altri artisti emergenti che cercano di farsi strada nel mondo dell’arte contemporanea?

Io stessa, anche se ho 40 anni, ho scelto di iniziare a inserirmi in carriera pubblica da poco tempo, prima ho scelto di dedicarmi alla ricerca e allo studio personale e scientifico. Il consiglio che mi sento di dare ai giovani è di sentirsi liberi. Liberi di dire la loro sugli argomenti che sentono vicini, liberi di esprimersi in ogni modo artistico e non che sentono essere vicini alla loro anima, liberi di essere non convenzionali nei modi e nelle tecniche di utilizzo e liberi di dire NO.

Come riesci a coniugare vita professionale e vita artistica? Quanto l’una influenza l’altra e viceversa?

E’ senza dubbio un processo faticoso e ricco di impegni ma il risultato che si ottiene è molto più della somma delle singole parti ed inoltre è un costante arricchimento dell’anima. Molti nella storia sono stati scienziati e artisti, basti pensare a Leonardo, Michelangelo, Adurer o Calder e non ultimo il leggendario Brian May, chitarrista e consulente della NASA. Coniugare arte e scienza è da sempre l’obiettivo della ricerca dell’armonia cosmica. Mi sono laureata in medicina nel 2009 e ho scelto di specializzarmi in Foniatria per estremo amore e interesse per lo studio della comunicazione umana, aspetto di cui si occupa la medicina che pratico. Il linguaggio dei segni è stato il mio primo grande amore, disegnavo da molto tempo e mi è sempre piaciuto sperimentare stili diversi e tante tecniche. Ho poi capito studiando e interessandomi soprattutto della comunicazione non verbale che essa stessa era parte intima dell’arte. Comunicazione e arte sono intrinsecamente intrecciate, formando un’unione potente che trascende semplici parole e colpi di pennello. È attraverso la comunicazione che l’arte trova la sua voce, e attraverso l’arte la comunicazione diventa una vibrante sinfonia di emozioni. Ogni pennellata, ogni parola, ogni nota, porta con sé un messaggio che va oltre la superficie, risuonando nel profondo della nostra anima. La bellezza dell’arte non risiede solo nella sua capacità di affascinare i nostri sensi, ma anche nel suo potere di connetterci a un livello profondo. È nell’esperienza condivisa dell’arte che troviamo conforto, ispirazione e comprensione. Attraverso l’arte possiamo esprimere le nostre paure più profonde, le nostre gioie più grandi e le nostre verità più profonde. È un mezzo che ci permette di comunicare il non detto, di colmare il divario tra culture e lingue e di creare un linguaggio universale che parli direttamente al cuore. L’arte ha il potere di unire, di guarire e di innescare il cambiamento. È una testimonianza dello spirito indomabile dell’umanità, una celebrazione della nostra creatività e un promemoria della nostra comune umanità. Abbracciamo l’intima connessione tra comunicazione e arte e lasciamo che le nostre voci siano ascoltate attraverso il potere dell’espressione artistica.

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