ROMA – Si ĆØ tenuta nellāAula Marconi del Consiglio nazionale delle ricerche la firma dellāaccordo di collaborazione tra Cnr e Marina Militare. A siglare lāintesa il Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di squadra Enrico Credendino, e la presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza.
āLa firma dellāaccordo di collaborazione con la Marina Militare ĆØ un atto importante che dischiude interessanti opportunitĆ , in particolare nello scenario attualeā, afferma Maria Chiara Carrozza, presidente del Consiglio nazionale delle ricerche. āIl Cnr svolge e promuove attivitĆ di ricerca nei principali settori di sviluppo delle conoscenze e delle loro applicazioni mediante lāintegrazione di discipline diverse e innovative, traguardando come obiettivo lo sviluppo scientifico, tecnologico, economico e sociale del Paese, anche attraverso accordi di questo tipo. Con la Marina Militare potremo attivare sinergie in svariati ambiti, dal Programma nazionale di ricerca in Antartide ai programmi ‘dual use’ nel contesto della ricerca militare. Lāaccordo potrĆ stimolare pertanto importanti occasioni di confronto, sviluppo e approfondimento relativamente a progetti nazionali di interesse tecnologico comune, a percorsi strategici per la ricerca tecnologica, per obiettivi di interesse con particolare riferimento al settore difesa e sicurezza, per la valorizzazione della ricerca fondamentale ai fini dellāInnovazione tecnologica militareā.
Durante la cerimonia di firma dellāaccordo, nel solco di una proficua e consolidata esperienza pluriennale che si rinnova con cadenza triennale ormai dal 2015, lāAmmiraglio Credendino ha voluto ringraziare la presidente Carrozza per la vision marittima del Consiglio nazionale delle ricerche: āInnovazione e tecnologia sono fondamentali per lo sviluppo della forza armata, con particolare riguardo al tema subacqueo: un settore al quale la Marina Militare pone grande attenzione e verso il quale convergeranno gli sforzi nazionali per la creazione di un centro nazionale di eccellenza, il Polo Nazionale della Subacquea sito a La Spezia. Esprimo la mia personale soddisfazione per la collaborazione strategica della Marina con il Cnr, di cui questo workshop rappresenta il primo atto concreto, che ha obiettivi ben definiti e darĆ risultati importantiā.
Il percorso di collaborazione tra la MM e il Cnr ha lo scopo di individuare soluzioni tecnologiche innovative di possibile impiego per lo sviluppo dello Strumento Marittimo del futuro. Questa cooperazione ha giĆ consentito di raggiungere importanti traguardi nel campo dellāidrodinamica navale e oggi punta a sviluppare sinergie in settori di strategico interesse, quali lāambiente subacqueo, i veicoli autonomi e le UnitĆ navali di futura generazione.
Sono stati proprio questi i temi al centro del workshop āTecnologie abilitanti per lo Strumento Marittimo del futuro. La sinergia tra Marina Militare e Consiglio nazionale per le ricercheā, organizzato in concomitanza del rinnovo dellāAccordo di collaborazione, che ha visto unāanalisi multidisciplinare dei temi, comprendente la prospettiva operativa e quella della ricerca.
Le tecnologie oggetto di trattazione nel workshop rappresentano il concreto avvio dellāattivitĆ di collaborazione tra Cnr e MM su alcune aree tecnologiche di particolare interesse alla luce dellāinnovazione tecnologica e dellāevoluzione degli scenari. Sono stati presi a riferimento due progetti di sviluppo capacitivo che la Marina Militare sta portando avanti, riferiti al concept di UnitĆ Navale di futura generazione āMulti Capability Carrierā e alla Piattaforma Autonoma Modulare Multi Missione Sub. In tale contesto, sono state prese in esame le tecnologie per efficienza e sostenibilitĆ energetica, la remotizzazione di funzioni e attivitĆ svolte dallāequipaggio (includendo i temi afferenti allo human-machine teaming) e il Digital Twin (includendo tutto il ciclo di vita, fin dalla progettazione). Sono state altresƬ trattate, per quanto attiene lāambiente subacqueo, le nuove frontiere per le comunicazioni, la robotica e i sistemi autonomi e i possibili sviluppi per la produzione, immagazzinamento, ottimizzazione e impiego dellāenergia.
FONTE: Ufficio Stampa CNR.