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**Bollette: Masciocchi, (Confcommercio), ‘serve scossa, annullare oneri di sistema’**

(Adnkronos) - Il decreto contro il caro energia, appena approvato dal Senato, "si muove nella giusta direzione perché mira a mitigare nel trimestre in corso parte degli aumenti di energia elettrica e gas e stanzia risorse considerevoli ma non è ancora sufficiente perché si limita al trimestre, così come il prossimo decreto che stanzia altrettante cifre considerevoli ed è in corso di conversione". Ad affermarlo è Pierpaolo Masciocchi, responsabile ambiente, utilities e sicurezza di Confcommercio, intervistato dall'Adnkronos.

Il decreto contro il caro energia, appena approvato dal Senato, “si muove nella giusta direzione perché mira a mitigare nel trimestre in corso parte degli aumenti di energia elettrica e gas e stanzia risorse considerevoli ma non è ancora sufficiente perché si limita al trimestre, così come il prossimo decreto che stanzia altrettante cifre considerevoli ed è in corso di conversione”. Ad affermarlo è Pierpaolo Masciocchi, responsabile ambiente, utilities e sicurezza di Confcommercio, intervistato dall’Adnkronos.

Grandi cifre ma non abbastanza per ammortizzare gli extra costi energetici che sulle imprese del terziario stimiamo abbiano “un impatto drammatico di 30 miliardi di euro pari al +160% su anno”, ricorda Masciocchi. Di qui la richiesta di Confcommercio a superare l’ottica delle misure di emergenza che sterilizzano gli oneri di sistema temporaneamente, in favore di misure strutturali: “noi chiediamo l’annullamento degli oneri perché – spiega – non è corretto che oneri legati allo smantellamento delle centrali, siano le imprese a pagarli”.

La forte crisi, che si è determinata con la guerra in Ucraina, può rappresentare però “un’occasione per dare una scossa all’Italia e all’Europa e per ripensare la strategia energetica che fino a oggi è stata troppo dipendente da altri paesi con un incremento dell’autoproduzione ad esempio del gas nell’Adriatico, e lavorare su più leve, sulle fonti rinnovabili ostacolate da anni da veti e problemi burocratici e sulla riduzione dei consumi”.

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