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Papa: “Dolore per Kiev, il mondo ha scelto lo schema di Caino: uccidere il fratello”

(Adnkronos) - Francesco: "Nei momenti di tragedia dare ruolo alle donne. Governanti che comprano armi? Li capisco, vivono schema demoniaco"

ĆÆĀ»ĀæKiev non ĆØ piĆ¹ un semplice luogo geografico, ma agli occhi del mondo rappresenta molto di piĆ¹. Nel suo cuore, che cosā€™ĆØ? “Un dolore. Il dolore ĆØ una certezza, ĆØ un sentimento che ti prende tutto”. CosƬ Papa Francesco intervistato da Lorena Bianchetti nello speciale di ā€˜A sua immagineā€™ su Rai parla della guerra in Ucraina. “Quando uno, dopo lā€™intervento, sente dolore fisico, la ferita che ti hanno fatto, tu chiedi un’anestesia, qualcosa che ti aiuti a tollerarlo. Ma per il dolore umano, il dolore morale, non ci sono delle anestesie. Soltanto la preghiera e il pianto. Io sono convinto che oggi noi non piangiamo bene”, ha osservato Bergoglio.

Il mondo ha scelto – ĆØ duro dirlo – ma ha scelto lo schema di Caino e la guerra ĆØ mettere in atto il cainismo, cioĆØ uccidere il fratello. A noi, in questo momento, in Europa, ci colpisce tanto questa guerra. Ma guardiamo un poā€™ piĆ¹ lontano. Il mondo ĆØ in guerra, il mondo ĆØ in guerra! Siria, lo Yemen, poi pensa ai Rohingya cacciati via, senza patria. Dappertutto cā€™ĆØ guerra. Il genocidio del Ruanda 25 anni fa. PerchĆ© il mondo ha scelto – ĆØ duro dirlo – ma ha scelto lo schema di Caino”, ha ribadito Francesco.

“Governanti che comprano armi? Seguono schema demoniaco”

“Io capisco i governanti che comprano le armi, io li capisco. Non li giustifico, ma li capisco. PerchĆ© dobbiamo difenderci, perchĆ© ĆØ lo schema cainista di guerra. Se fosse uno schema di pace, questo non sarebbe necessario. Ma noi viviamo con questo schema demoniaco, che dice di uccidersi l’un lā€™altro per voglia di potere, per voglia di sicurezza, per voglia di tante cose”.

“Ma io penso alle guerre nascoste – ha osservato Bergoglio – che nessuno vede, che sono lontane da noi. Tante. PerchĆ©? Per sfruttare? Noi abbiamo dimenticato il linguaggio della pace: l’abbiamo dimenticato. Si parla di pace. Le Nazioni Unite hanno fatto di tutto, ma non hanno avuto successo. Ritorno al Calvario. LƬ GesĆ¹ ha fatto di tutto. Ha cercato con pietĆ , con benevolenza, di convincere i dirigenti e invece no: guerra, guerra, guerra a lui! Alla mitezza oppongono la guerra per la sicurezza. “E’ meglio che un uomo muoia per il popolo”, dice il sommo sacerdote, perchĆ© al contrario i romani verrano. E la guerra”.

“Nei momenti di tragedia dare ruolo alle donne”

“Quello che dice – dare il ruolo alle donne nei momenti difficili, nei momenti di tragedia – ĆØ tanto importante, ĆØ tanto importante. Loro conoscono cosa ĆØ vita, cosa ĆØ preparare la vita e cosa ĆØ morte, lo sanno bene. Parlano quel linguaggio”.

“Cā€™ĆØ una donna nel Vangelo della quale non si parla tanto, un poā€™ en passant, ed ĆØ la moglie di Pilato, questa donna, che passa senza forza nel Vangelo, ha capito da lontano il dramma. PerchĆ©? Forse era mamma, aveva quellā€™intuizione delle donne. ‘Stai attento che non ti ingannino’. Chi? Il potere. Il potere che ĆØ capace di cambiare il parere della gente da domenica a venerdƬ. Lā€™ ‘Osanna’ della domenica diviene il ‘Crocifiggilo!’ del venerdƬ. E questo ĆØ il pane nostro di ogni giorno. Ci vogliono le donne che diano lā€™allarme“.

“Ho parlato di terza guerra mondiale a pezzi, non abbiamo imparato”

“Alcuni anni fa – ha ricordato Bergoglio – ho detto che stavamo vivendo la terza guerra mondiale a pezzi. Ma noi non abbiamo imparato. Io sono un ministro del Signore e un peccatore, scelto dal Signore ma, peccatore cosƬ, quando sono andato a Redipuglia nel 2014, per la commemorazione del centenario, ho visto e ho pianto. Mi ĆØ venuto solo il pianto. Tutti i giovani, tutti ragazzi. Poi un giorno sono andato al cimitero di Anzio e ho visto questi giovani che sono sbarcati ad Anzio. Tutti giovani! E ho pianto lƬ, unā€™altra volta. Mi viene il pianto davanti a questo. Due anni fa, credo, quando c’ĆØ stata la commemorazione dello sbarco in Normandia, ho visto i capi di governo, cā€™ĆØ stato una riunione… commemoravano questo. Ma perchĆ© non commemoriamo tutti noi i 30.000 soldati che sono caduti sulla spiaggia di Normandia?”, ha detto Bergoglio.

“La guerra cresce con la vita dei nostri figli, dei nostri giovani. Per questo dico che la guerra ĆØ una mostruositĆ ! Andiamo in questi cimiteri – ha ammonito Bergoglio- che sono proprio la vita di questa memoria. Pensiamo a quella scena che ĆØ scritta: barche che arrivavano in Normandia, aprivano, saltavano giĆ¹ con i fucili i ragazzini e i tedeschi…30.000, sulla spiaggia”.

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