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Procida 2022, storie di dolore e di lino nell’ex carcere borbonico

(Adnkronos) - "Fili d’ombra, fili di luce" racconta l'epopea di Palazzo d'Avalos attraverso una mostra che ripercorre il legame dell’isola con i tessuti lavorati dai detenuti e dalle donne procidane.

“Fili d’ombra, fili di luce”. Procida 2022 racconta la storia del vecchio carcere attraverso un’esposizione che ripercorre il legame dell’isola con i tessuti lavorati dai detenuti e dalle donne procidane. Aperta al pubblico dal 23 giugno al 31 dicembre. Un viaggio emozionale attraverso la storia recente di Procida, attraversando una sottile linea rossa rappresentata dai tessuti di lino, che i carcerati di Palazzo d’Avalos, complesso simbolo dell’isola, lavoravano durante la detenzione e le donne isolane trasformavano con cura in capi di corredo destinati al mercato di tutta Italia.

L’esposizione abbraccia prodotti finiti, parte della vita domestica e ripercorre, intrecciandola con le vicende dell’isola, la storia del lino, le fasi della sua trasformazione, l’applicazione che ne veniva fatta in passato e quella che più attiene alla contemporaneità. L’esposizione è inserita nel programma culturale di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022 e allestita negli spazi di Palazzo d’Avalos, luogo di ombre e di dolore, dove si ascolterà ancora risuonare il rumore degli antichi telai.

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