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Rari studi ‘Ultima Cena’ di Leonardo vanno all’asta a Londra

(Adnkronos) - Da Sotheby's a Londra mercoledì 6 luglio due importanti studi a gesso disegnati da Giovanni Antonio Boltraffio, uno dei migliori allievi del genio di Vinci

Vanno all’asta da Sotheby’s a Londra mercoledì 6 luglio due importanti studi a gesso dell'”Ultima Cena” leonardiana, disegnati da Giovanni Antonio Boltraffio, uno dei migliori allievi di Leonardo da Vinci, poco dopo il completamento del celebre dipinto murale a Milano (1498). Le due opere ritraggono a grandezza naturale le teste di due apostoli, San Giovanni Evangelista (a sinistra) e San Giacomo il Minore (a destra), seduti intorno alla tavola.

I disegni rappresentano oggi una straordinaria testimonianza dell’aspetto originale dell’opera del maestro di Vinci, prima che iniziasse a deteriorarsi. Ciascuna opera è stimata 80.000-120.000 sterline e sarà inclusa nell’asta “Master Works on Paper from Five Centuries”.

Le opere fanno parte di una delle due sole serie di studi contemporanei all'”Ultima Cena” ad oggi conosciute. Il primo gruppo, al quale appartengono queste opere, comprendeva originariamente undici fogli, appartenuti nel corso dei secoli alla collezione del grande connoisseur inglese Sir Thomas Lawrence, a quella del re Guglielmo II d’Olanda e poi ai Granduchi di Saxe-Weimar, prima di essere dispersi. Oggi sono sparsi in vari musei e collezioni private. Il secondo gruppo di sei studi di teste è invece unitamente conservato al Museo di Strasburgo. I due disegni offerti da Sotheby’s il 6 luglio sono gli unici tra questi ad andare all’asta da decenni.

Le origini, la funzione e la paternità dei questi studi sono state molto discusse nel corso dei secoli. Nel XIX secolo si pensava che questi disegni fossero dello stesso Leonardo, ma oggi è ampiamente riconosciuta la mano di uno dei suoi principali allievi, Giovanni Antonio Boltraffio (1467/8-1516). Recentemente questa paternità è stata ulteriormente sostenuta dalla curatrice del Metropolitan Museum of Art di New York, Carmen Bambach, che ha anche rilevato l’esistenza di rielaborazioni successive dei disegni da parte di una seconda mano, risalenti alla fine del XVI secolo o a un periodo successivo.

Oltre a fornire una rara e fondamentale testimonianza dell'”Ultima Cena”, i disegni fanno luce sulla tecnica di Leonardo stesso. Si ritiene che Leonardo sia stato il primo artista ad aver disegnato grandi teste con gessetti colorati, ma purtroppo ad oggi non ci sono pervenute opere di questo tipo attribuibili alla sua mano. Pertanto, questi disegni, realizzati da un allievo così fortemente influenzato dal suo maestro, ci avvicinano alla mano dello stesso Leonardo.

(di Paolo Martini)

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