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L’amicizia e il coraggio, la storia di Falcone e Borsellino raccontata ai ragazzi

(Adnkronos) - In occasione dei trent'anni dagli attentati in cui morirono nel 1992 i due magistrati esce in libreria il saggio del sociologo e criminologo Fabio Iadeluca

Un storia di grande amicizia, solidarietĆ , vicinanza. E’ quella che ha unito i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi dalla mafia nel 1992, che il sociologo e criminologo Fabio Iadeluca vuole raccontare ai ragazzi di oggi. Nasce da qui il volume ‘Falcone e Borsellino. Storia di amicizia e coraggio’ (Armando Curcio Editore), pensato in particolare per chi ha circa 11 anni, che arriva in libreria in occasione dei trent’anni dalla morte di Falcone e Paolo Borsellino, saltato in aria insieme alla sua scorta nell’attentato di via D’Amelio a Palermo il 19 luglio del 1992.

Inserito nella collana ‘Curcio young’ ed impreziosito dalla prefazione di Rosy Bindi, giĆ  presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, il libro ricorda quanto indelebile sia il segno che hanno lasciato Falcone e Borsellino e che a distanza di 30 anni. Allā€™interno dellā€™opera ĆØ riportato un estratto del discorso che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella fece per le commemorazioni delle stragi di Capaci e di Via Dā€™Amelio.

“La mafia – scandƬ il Capo dello Stato – volle eliminarli non soltanto per la loro competenza nella lotta alla criminalitĆ  organizzata, per la loro efficienza, per la loro conoscenza dei metodi e delle prassi del crimine organizzato, li assassinĆ² perchĆ© erano anche simboli di legalitĆ , di intransigenza, di coraggio, di determinazione”.

Tra illustrazione, schemi e mappe, il libro diviso in quattro parti racconta prima la vita di Giovanni Falcone dallā€™infanzia, agli studi, allā€™ingresso in magistratura, agli incarichi, al Pool Antimafia, al Maxi Processo e a Cosa Nostra, fino alla strage di Capaci. Nella seconda parte Fabio Iadeluca, racconta la storia di Paolo Borsellino: vita, amicizia con Falcone, fino alla strage di Via Dā€™Amelio a Palermo.

Nella terza e nella quarta parte lā€™autore parla della presenza di Cosa Nostra a Palermo e nelle province e, con lā€™ausilio dell’illustratore Filippo Barbacini, in questā€™opera si possono vedere tracciate le regioni, le cosche, le suddivisioni, le famiglie, nonchĆ© leggere la narrazione di quelle che furono le strategie mafiose in anni bui della storia italiana, dal 1992 al 1993.

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