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Vivere con la policitemia vera, le regole per stare meglio

(Adnkronos) - Su Alleati per la Salute focus su come affrontare la neoplasia mieloproliferativa cronica

La policitemia vera puĆ² avere un andamento diverso da persona a persona: alcuni pazienti riescono a convivere con la neoplasia mieloproliferativa cronica, altri ne subiscono il forte impatto a causa dei sintomi, in particolare mal di testa, difficoltĆ  a concentrarsi e fatigue, che incidono pesantemente sul lavoro, qualitĆ  del sonno e vita sociale. Non a caso molti studi dimostrano che tali disturbi spesso obbligano i pazienti a cambiare i loro progetti di vita. Oggi grazie alle terapie, fra cui quelle che inibiscono il gene Jak2 che risulta mutato nel 95-98% dei pazienti, ĆØ possibile migliorare la qualitĆ  di vita a patto perĆ² di seguire anche alcune facili regole. E’ quanto riporta un articolo pubblicato su Alleati per la Salute (www.alleatiperlasalute.it), portale dedicato all’informazione medico-scientifica realizzato da Novartis.

La prima regola – si legge – ĆØ quella che prevede il movimento: ĆØ importante fare dell’attivitĆ  fisica, anche moderata, purchĆ© sia costante. In questo modo migliora il tono dell’umore e diminuisce il rischio cardiovascolare. L’unica accortezza ĆØ prestare attenzione al rischio di traumi che potrebbero causare emorragie. Per questo motivo vanno evitati gli sport e le discipline che comportano contatto fisico. In generale, sono sufficienti 30 minuti di camminata veloce al giorno per avere dei benefici. La seconda raccomandazione, secondo gli esperti, ĆØ evitare il fumo di sigaretta poichĆ© aumenta il rischio di trombosi e di eventi cerebrovascolari. Quindi tenere sotto controllo il proprio peso ponderale anche grazie a una dieta equilibrata, che consenta cosƬ di migliorare anche parametri come il colesterolo. Infine, contro il prurito che ĆØ un altro dei sintomi piĆ¹ invalidanti, il consiglio ĆØ quello di lavarsi con acqua fredda (o al limite tiepida) e asciugare la pelle tamponando (anzichĆ© strofinando).

La policitemia vera – si ricorda nell’articolo – puĆ² evolvere in altre forme di malattia del sangue: in 10 anni, una percentuale variabile dal 5 al 20% dei pazienti sviluppa mielofibrosi secondaria, una condizione in cui nel tessuto midollare si formano delle fibre che ne modificano l’architettura, tanto che le cellule del sangue risultano alterate nel numero e nella forma. PiĆ¹ rara, ma possibile, ĆØ l’evoluzione in leucemia mieloide acuta, una patologia seria che necessita di un intervento terapeutico tempestivo. L’aspettativa di vita di chi si ammala di policitemia ĆØ in media di 14 anni dalla diagnosi, ma ĆØ molto piĆ¹ lunga (stimata intorno ai 24 anni) per chi riceve la diagnosi prima dei 60 anni.

L’articolo completo ĆØ disponibile su https://www.alleatiperlasalute.it/piu-a-lungo/policitemia-vera-consigli-vivere-meglio.

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