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AdnKronos

Il Brasile chiude un occhio, anzi due, sulla deforestazione

(Adnkronos) – Dal 2016, l’Amazzonia brasiliana ha perduto aree boschive per una superficie di dimensioni pari a quelle di El Salvador, ma la Polizia Federale – la versione brasiliana dell’FBI – non riesce a contrastare questo fenomeno. E’ quanto emerge da uno studio dell’Istituto Igarapé che ha analizzato 302 incursioni per reati ambientali condotte dalla Polizia federale in Amazzonia. Le distruzioni sono avvenute in foreste statali “non assegnate”, cioè prive di un uso designato come parco nazionale o territorio indigeno. Secondo i dati ufficiali, l’Amazzonia brasiliana ha circa 580.000 Km2 di foreste di questa categoria, ovvero un’area grande quasi quanto l’Ucraina.

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Paesi ricchi in ritardo contro il cambiamento climatico

(Adnkronos) – Per la maggior parte delle principali nazioni inquinanti, promettere di combattere il cambiamento climatico è molto più facile che farlo davvero. E’ quanto emerge da uno studio del “New Climate Institute” che analizza gli obiettivi e le politiche climatiche delle nazioni rispetto agli obiettivi dell’Accordo di Parigi del 2015, sottolineando che tra sottoscrivere un accordo e poi rispettarlo c’è una grande differenza. Infatti tra i 10 maggiori emettitori di CO2, solo l’Unione Europea ha adottato politiche coerenti con gli obiettivi internazionali nel limitare il riscaldamento globale.

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